
Un passante, dopo aver assistito a parte della scena ha subito allertato il commissariato di polizia. Il 36enne adescato su Instagram
Imola, 14 giugno 2025 – Il colpo di fulmine scattato fra le pieghe dei social. L’appuntamento: ai margini di una strada buia della zona industriale. Poi le botte da un uomo mascherato, la paura e la rapina. Doveva essere una serata romantica per un trentaseienne di San Lazzaro e invece si è trasformata in un incubo. C’è Instagram, il social dei ragazzi, a fare da sfondo all’inganno: una ragazza, particolarmente bella, risponde a una ’storia’ (un contenuto temporaneo pubblicato dalla vittima) e da lì nasce un’apparente amicizia. I due si scambiano messaggi ed effusioni via internet, fino a quando non si accordano per vedersi. Il tutto accade sul finire di aprile. La ragazza fissa un appuntamento con il giovane nella zona industriale di Imola, in una traversa di via Selice piuttosto isolata.
Il programma è cenare in un fast fod della zona e poi proseguire la serata assieme, magari appartandosi. Il trentaseienne si mette in macchina, raggiunge il luogo dell’appuntamento, dove trova la ragazza. Ma non fa in tempo a scendere dall’auto che viene travolto e buttato a terra da un uomo mascherato. Momenti concitati e da brividi: l’aggressore, coperto dalla maschera inquietante del film horror ’Scream’ si sfoga sul malcapitato con violenti pugni al volto. La vittima, impotente e presa alla sprovvista, non può fare altro che offrire cellulare e portafoglio, purché quella gragnuola di colpi smetta il più in fretta possibile.
Poco dopo sopraggiunge una macchina. I fari illuminano la scena: così la ragazza e l’aggressorse scappano con il bottino (solo pochi euro nel protafoglio) e fanno perdere le proprie tracce.
Nel frattempo viene avvertita la polizia. Gli uomini del commissariato, in capo al dirigente Luciano di Prisco raccolgono subito le testimonianze. Una descrizione della ragazza, che per adescare la vittima avrebbe usato il proprio profilo personale, porta fino a una avvenente 21enne del Pesarese con precedenti per lesione e rapina.
Per trovare l’uomo mascherato l’indagine è molto più complessa. Vengono controllate le telecamere che registrano gli accessi delle auto in città. Tramite il numero di targa si arriva a una macchina noleggiata da una ditta di Trento e in uso a un marocchino venticinquenne. L’identità del giovane, secondo la polizia, combacerebbe con quella dell’aggressore descritto dal testimone e dalla vittima. In più, il 25enne residente nel Cesenate sarebbe già noto alle forze dell’ordine (assieme alla ragazza) per aggressione e rapina al di fuori di una discoteca del Pesarese circa un mese prima dei fatti di Imola. Elementi che hanno portato i poliziotti imolesi a denunciare i due per lesioni e rapina aggravata in concorso.