Castel San Pietro, aggredisce un carabiniere sul treno. Arrestato

In manette un 37enne che viaggiava senza biglietto. Ora dovrà scontare otto mesi in carcere

Sono intervenuti i carabinieri di Dozza

Sono intervenuti i carabinieri di Dozza

Castel San Pietro Terme (Bologna), 6 novembre 2018 – Anziché mostrare biglietto e documento d’identità, ha sferrato un pugno al carabiniere arrivato per dar manforte al capotreno che lo stava identificando. Per questo motivo, un 37enne camerunense, senza fissa dimora, è stato arrestato dai carabinieri di Dozza con l’accusa di interruzione di servizio pubblico, violenza o minaccia a un pubblico ufficiale, resistenza a un pubblico ufficiale, lesioni personali e rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale. È successo ieri mattina a bordo di un treno diretto ad Ancona e momentaneamente fermo all’altezza della stazione ferroviaria di Castel San Pietro Terme, quando un vicebrigadiere dei carabinieri, libero dal servizio e a bordo del vagone, si è accorto che il capotreno era in difficoltà con l’identificazione di un passeggero che, sprovvisto del titolo di viaggio, si rifiutava di esibire un documento di riconoscimento. Non appena il militare si è avvicinato al passeggero, identificandosi, questi, dopo averlo aggredito verbalmente, lo ha colpito con un violento pugno alla tempia e al polso sinistro. Nonostante il dolore, il carabiniere è riuscito a bloccare il passeggero e a trattenerlo fino all’arrivo dei militari di Dozza che erano stati allertati dalla centrale operativa del 112. Oltre al vicebrigadiere, a pagare il gesto del camerunense sono state le centinaia di persone a bordo del treno, che è stato costretto ad accumulare un ritardo di una trentina di minuti. Il carabiniere è stato invece trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Imola e dimesso con una prognosi di 10 giorni. Dopo aver trascorso la notte in camera di sicurezza, il 37enne è stato accompagnato nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna. In sede di giudizio direttissimo, l’arresto è stato convalidato e il camerunense è stato condannato a otto mesi di reclusione che dovrà scontare sin da subito nel carcere di Bologna.