MATTIA GRANDI
Cronaca

Agostini, una vita da film. Amarcord con Lavado,. Lucchinelli e Dottorcosta

Al Cinema Centrale ‘AGO prima di tutti’, del regista imolese De Stefano. Commosso il 15 volte iridato: "Porto questa città nel cuore, qui tanti amici". .

Al Cinema Centrale ‘AGO prima di tutti’, del regista imolese De Stefano. Commosso il 15 volte iridato: "Porto questa città nel cuore, qui tanti amici". .

Al Cinema Centrale ‘AGO prima di tutti’, del regista imolese De Stefano. Commosso il 15 volte iridato: "Porto questa città nel cuore, qui tanti amici". .

E’ stata una serata di motociclismo con la ‘M’ maiuscola quella andata in scena l’altra sera al cinema Centrale con la proiezione del docu-film ‘AGO prima di tutti’. L’opera realizzata dal regista imolese Giangiacomo De Stefano, che ripercorre la straordinaria carriera del pilota quindici volte iridato Giacomo Agostini, è stata presentata alla Festa del Cinema di Roma ed è distribuita da Adler Entertainment con il patrocinio della Fmi.

Una pellicola che, fino a questa sera sarà in programmazione in tante multisale della penisola poi approderà in tv. Ma alla tappa obbligata del documentario nella città di Checco Costa, straordinario organizzatore di gare motociclistiche nella pista sul Santerno che ingaggiò a più riprese l’asso lombardo per Conchiglia e Coppa d’Oro Shell e 200 Miglia, non poteva mancare in sala il protagonista. Applausi scroscianti per l’arrivo di Agostini che non ha nascosto l’emozione: "Imola la porto sempre nel cuore – ha detto -. Nell’autodromo a poche centinaia di metri da qui ho corso gare entrate nella leggenda e conosciuto persone che ancora oggi mi sono vicine".

E, infatti, seduti in prima fila insieme al sindaco Marco Panieri c’erano alcuni giganti della specialità come i campioni del mondo Marco Lucchinelli e Carlos Lavado. Tanti altri, invece, erano sul grande schermo per omaggiare il fuoriclasse. Da pelle d’oca l’abbraccio con Claudio Marcello Costa, figlio di Checco e fondatore di quella Clinica Mobile che ha curato per decenni le ferite dei centauri: "Un bel film: fedele ai fatti, elegante e di qualità sopraffina. Emerge chiara la statura del mito di ‘Ago’ in tutta la sua brillantezza – ha sottolineato il ‘dottorcosta’ -. Un aneddoto che mi lega a lui? A centinaia. Tra i divieti che mi impose mio padre da giovane ci fu anche quello di non prendere mai l’aereo. Quando, però, Agostini gli chiese il permesso per andare con lui a Daytona in preparazione della 200 Miglia di Imola non seppe dirgli di no".

Il docu-film ha offerto uno sguardo intimo e profondo su un uomo che ha rivoluzionato la storia delle due ruote, diventando simbolo di libertà e coraggio. Il tutto in un’epoca in cui, specie alle latitudini imolesi e romagnole, il rombo dei motori rappresentava un credo. Il prossimo 25 marzo ‘AGO prima di tutti’ sarà proiettato al cinema Modernissimo di Bologna con la presentazione del ‘dottorcosta’.

Mattia Grandi