
"La tutela della salute di chi lavora nelle aziende agricole è un bene essenziale; e nessuno lo mette in discussione....
"La tutela della salute di chi lavora nelle aziende agricole è un bene essenziale; e nessuno lo mette in discussione. Ma la Regione non ha colto le nostre proposte per andare oltre lo strumento emergenziale e adottare una strategia per salvaguardare le persone e anche la tenuta del comparto". Così Luana Tampieri, presidente di Cia – Agricoltori Italiani Imola, a proposito dell’ordinanza attraverso la quale l’ente guidato dal presidente Michele de Pascale ha stabilito come nel 2024 il divieto di attività lavorativa all’aperto tra le 12.30 e le 16 nei settori agricolo, florovivaistico, edile e della logistica, in presenza di alto rischio di esposizione ad alte temperature e irraggiamento solare.
"Purtroppo, la Regione non ha ascoltato le proposte operative assolutamente ragionevoli e di buon senso – continua Tampieri –. Non hanno inoltre considerato che, in questo contesto, non saranno solo le aziende agricole a subire danni, ma un’intera filiera che deve fermarsi e riorganizzarsi in tempi brevi, cosa non sempre possibile visto che a essere coinvolti sono anche il settore della logistica e le strutture di conferimento. La nostra associazione a livello regionale rimane disponibile al dialogo e al confronto costruttivo, anche attraverso l’apertura formale di un tavolo di confronto per la redazione di un protocollo operativo regionale, costruito con il contributo attivo delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali. Speriamo che questa – conclude Tampieri – diventi anche l’occasione per mostrare una maggiore unità del mondo agricolo".