Procedere con l’adeguamento economico del personale parificato al recente rinnovo del contratto collettivo nazionale della sanità pubblica. È la richiesta di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Rsu aziendale che hanno incontrato ieri mattina i vertici di Montecatone per affrontare appunto il tema del rinnovo del contratto decentrato.
"La direzione si è assunta impegno di dare corso al riconoscimento degli arretrati e alla conseguente equiparazione stipendiale, che sarà affrontata nel Consiglio di amministrazione di lunedì 21 – riferiscono i sindacati al termine del summit –. Cogliamo favorevolmente questo impegno che risponde a una istanza che come sindacati portiamo avanti da sempre e alle aspettative dei lavoratori di Montecatone. Allo stesso tempo condividiamo la preoccupazione in merito alla sostenibilità nel tempo di questo percorso di parificazione con il pubblico, in assenza di altrettante garanzie sul piano economico per l’istituto, che deve passare da scelte politiche chiare e inequivocabili".
Secondo i sindacati, infatti, l’istituto di Montecatone eroga "un servizio pubblico altamente specialistico e insostituibile". Per questo motivo "deve avere le stesse garanzie economiche da parte della Regione che sono state assicurate alle aziende pubbliche", aggiungono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Rsu, che nel pomeriggio hanno incontrato anche l’assessore regionale Raffaele Donini. Quest’ultimo "si è impegnato a non lasciare solo l’Istituto di Montecatone anche in riferimento al percorso di avvicinamento alla natura pubblica dell’istituto", riferiscono i sindacati.
Insomma, si naviga a vista. "L’incontro con la direzione generale di Montecatone ci ha parzialmente soddisfatti per il pagamento degli arretrati ai dipendenti con la retribuzione di dicembre – aggiunge Giuseppe Rago (Uil Fpl) –. Le preoccupazioni derivano dall’impatto che l’adeguamento contrattuale avrà sui bilanci di Montecatone per circa 800mila euro annui, bilanci che già non sono rosei. Ci auguriamo che la Regione sostenga economicamente l’istituto".