Aiuti ai profughi ucraini, volontari in prima linea

Scendono a 95 le donne e i bambini ospitati nel territorio comunale. Centri estivi gratuiti con mediazione linguistica finanziata dal municipio

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Proseguono le attività del Centro operativo comunale di Protezione civile del Comune per l’assistenza ai profughi ucraini - metà donne e metà bambini – giunti a Castel San Pietro Terme. Su un totale 149 persone transitate nel territorio del comune termale dall’inizio dell’emergenza, in seguito a rientri in Ucraina e spostamenti in altre zone, attualmente ne sono rimaste 95. In questi giorni diverse famiglie stanno traslocando in case assegnate dalla Prefettura (Cas) o dal Comune di Bologna (Sai) e il Coc sta provvedendo ai trasferimenti con i mezzi e i volontari di Tradisan, Gruppo Alpini e Associazione Carabinieri e con l’auto comunale. Questa la situazione dell’accoglienza in dettaglio: 51 profughi (5 dei quali sono arrivati nell’ultimo mese) sono tuttora ospitati presso famiglie di Castel San Pietro Terme, 44 si trovano negli alloggi Cas presenti nel territorio comunale e gestiti dalla cooperativa Arca di Noé (in realtà gli inserimenti erano stati 48, ma 4 persone a cui era stato assegnato un appartamento a Poggio sono rientrate in Ucraina), altri 17 sono in alloggi CasSai nei comuni di Castenaso, Rioveggio-Monzuno, Loiano, San Benedetto Val di Sambro, e 37 sono rientrati in Ucraina o trasferiti in altri territori. In tutto sono 55 le famiglie castellane che dall’inizio dell’emergenza hanno accolto i profughi, in parte si tratta di parenti o amici, in parte di cittadini castellani che hanno dato la loro disponibilità a offrire ospitalità temporanea. Oltre alle famiglie, anche la comunità parrocchiale di Castel San PietroSan Martino in Pedriolo in questi 4 mesi ha accolto 3 famiglie per un totale di 16 persone. Le famiglie ucraine hanno fatto domanda di poter usufruire dei centri estivi per 28 bambini, ai quali l’amministrazione ha assicurato la partecipazione gratuita per 3 settimane, finanziandola con somme provenienti dal fondo regionale, dal fondo di comunità metropolitano e dal fondo comunale ricavato dalle donazioni dei cittadini castellani. L’Amministrazione comunale ha finanziato inoltre la mediazione linguistica e culturale durante i centri estivi. Anche il punto di raccolta e distribuzione allestito nell’ex asilo nido in piazza Galilei sta continuando la sua attività due volte alla settimana (martedì e venerdì dalle 17 alle 18,30).

"Ci tengo a ringraziare i volontari del Coc e tutta la comunità parrocchiale – sottolinea il sindaco Fausto Tinti – per la collaborazione che hanno dimostrato sin dall’inizio dell’emergenza nella gestione dell’accoglienza dei profughi ucraini. Grazie al gioco di squadra siamo riusciti a fare il possibile per aiutare al meglio tanti bambini, donne e anziani".