Al lavoro dopo l’alluvione. I volontari del Cai nel fango in tutto il territorio romagnolo

Come altre associazioni e cittadini, i soci si sono adoperati per ripulire e sgomberare le case. Il presidente della sezione imolese: "Riconoscente con chi si è speso con grande generosità".

Al lavoro dopo l’alluvione. I volontari del Cai nel fango in tutto il territorio romagnolo

Come altre associazioni e cittadini, i soci si sono adoperati per ripulire e sgomberare le case. Il presidente della sezione imolese: "Riconoscente con chi si è speso con grande generosità".

Il Cai risponde ‘presente’ alla chiamata degli alluvionati. La sezione imolese del Club alpino italiano, già operativa durante l’emergenza di maggio 2023, ha subito messo a disposizione i propri soci per portare aiuto alle popolazioni colpite dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Romagna la scorsa settimana.

Negli ultimi giorni, molti volontari del Cai Imola hanno aderito alle richieste dei punti di coordinamento locali, intervenendo a Lugo, Traversara di Bagnacavallo e Marzeno per aiutare a ripulire dal fango e a sgomberare i materiali danneggiati dalle acque.

"Oramai sono poche le parole che possiamo spendere davanti al ripetersi così ravvicinato di questi eventi cataclismatici che sembrano averci preso di mira – afferma il presidente della sezione imolese del Cai, Paolo Mainetti –. Non posso che essere riconoscente nei confronti dei soci che con generosità hanno offerto la propria disponibilità ad aiutare chi era in difficoltà, mostrando vicinanza alle popolazioni colpite".

Per quanto riguarda invece lo stato della rete sentieristica della nostra collina, che gli stessi operatori del Cai avevano appena terminato di ripristinare dopo i gravi danni del 2023, Mainetti incrocia le dita. E intanto predica prudenza.

"Non appena le condizioni del territorio lo consentiranno, daremo nuovamente il via alle verifiche del caso – conclude il presidente della sezione imolese del Cai –. Ci auguriamo davvero che i danni stavolta siano lievi, dal momento che anche le nostre energie e risorse di volontari stanno scemando. Nel frattempo, raccomando a tutti gli escursionisti che frequentano i nostri sentieri la maggior cautela possibile nel percorrerli".

Il Cai, in collaborazione con il Municipio, organizza l’8 ottobre alle 20.30 in biblioteca comunale l’evento dal titolo ‘La natura siamo noi’, una riflessione su crisi climatica e comunità locali a partire dal libro ‘Le Montagne della Patria’ dello storico dell’ambiente Marco Armiero.

Alla serata a ingresso libero, presentata da Elisa Righetti, presidentessa della commissione Tutela ambiente montano del CAI Imola, interverranno come relatori: Valerio Salvini e Andrea Rizzi, entrambi del dipartimento Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, e Alice Vecchi dell’Osservatorio Clima di Arpae Simc. Nel corso dell’incontro, durante il quale si parlerà di catastrofi ambientali e di come nel nostro Paese queste siano spesso frutto di scelte politiche e sociali al servizio di pochi, interverrà in videochiamata da Barcellona lo stesso Armiero.

"Pur con il cuore stretto per i recentissimi disagi che la gente della Romagna ha nuovamente dovuto subire, sono orgoglioso che la nostra sezione abbia messo in programma questo appuntamento volto a portare un contributo all’interno della discussione sui cambiamenti climatici – conclude Mainetti –. Per noi del Cai Imola è importante cercare di offrire alla nostra collettività la possibilità di attingere a conoscenze scientifiche sull’argomento dei cambiamenti climatici: il nostro auspicio è che da un lato possano muovere le coscienze e dall’altro che servano a contrastare le tante fake news che circolano su questo tema. Perché, come diceva un filosofo dell’antichità, esiste un solo bene che è la conoscenza e un solo male, l’ignoranza".