Al triangolare Bagnaresi vince la solidarietà

Successo alla Stalla per il primo torneo intitolato al giovane Matteo, scomparso nel 2008. In campo Imolese, Parma e Sampdoria

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Nonostante il forfait dell’ultimo minuto dei ‘grandi’ della Sampdoria, la prima edizione del memorial Matteo Bagnaresi è stata un successo. Tanti spettatori e tanto divertimento sui campi da calcio del centro sociale La Stalla, dove si sono comunque sfidate per scopi benefici le vecchie glorie di Imolese, Parma e Sampdoria.

Lo scopo dell’evento era raccogliere fondi per la Fondazione intitolata a Matteo, imolese e grande tifoso del Parma (dove si era trasferito con la famiglia), scomparso nel 2008 in un incidente stradale avvenuto durante la trasferta del Parma a Torino per affrontare la Juventus.

E dunque, sui campi della Stalla si sono sfidate in squadre da undici per prime Sampdoria e Imolese: sono passati i liguri 4-2. Da segnalare, come accennato, che le vecchie glorie blucerchiate hanno avuto un problema e non si sono presentate, ma ci ha pensato l’imolese Moreno Mannini a ‘testimoniare’ per loro, scendendo in campo per alcuni minuti.

Poi l’Imolese, allenata da Nevio Valdifiori, ha affrontato il Parma: i ducali hanno avuto ragione dei rossoblù 3-2. Infine la finale tra blucerchiati e Parma. Ha vinto la Sampdoria 2-1. Premiato come capocannoniere Said El Masoudi. Le partite (di 35’ minuti l’una) sono state arbitrate da Federico Morresi, guardalinee Corrado Cavini e Salvatore Marinaro. Il calcio d’inizio è stato dato dal sindaco Marco Panieri insieme a Bruno Bagnaresi, padre di Matteo, mentre alle premiazioni hanno pensato Fabrizio Castellari, vicesindaco, e l’assessore Pierangelo Raffini. I capitani delle squadre erano Mannini per la Samp, Marco Menghi per l’Imolese e Marco Ballotta per il Parma, che ha schierato alcuni grandi per davvero, a cominciare da Osio, non dimenticando Ballotta, Melli, Ze Maria e Apolloni (tutti ex serie A). A tutti i giocatori sono andati omaggi, tra gastronomia e libri.

Una grande festa della solidarietà, insomma, nel nome di un ragazzo che amava moltissimo il calcio. La Fondazione che porta il suo nome si occupa principalmente di sostegno allo studio dei più deboli, a Parma e a Imola. Nel 2009 nella città emiliana è nata Casa Matteo, a Imola è stata costituita nel 2011, attraverso le Aule Alessia e Chiara. Oggi tra Parma e la nostra città sono più di 60 i volontari, quasi sempre insegnanti in pensione, che seguono nello studio, gratuitamente, 150 ragazzini in difficoltà socio-economica e scolastica, dalle elementari all’università. In campo, alla Stalla, i coordinatori sono stati Luca Salvadori, Nearco, Enrico Ciaccio e Manuela Salici.

"Con la Fondazione dedicata a Matteo – avevano detto presentando il triangolare Bruno Bagnaresi e sua moglie Cristina Venturini – come famiglia abbiamo voluto dare continuità agli ideali solidaristici di Matteo, abbracciando anche, nel suo mondo di ragazzo, la passione sportiva che lo animava".