
Si è aperta ieri, con la tradizionale conferenza stampa di presentazione, la 29esima edizione della Biennale del Muro Dipinto che porterà l’arte nel cuore di Dozza fino al 17 settembre. E, sulla scia del titolo della kermesse ‘L’arte in progress’, si è parlato del programma insieme ai protagonisti.
"L’arte e la cultura sono volani fantastici per creare aggregazione, momenti di confronto e di scambio di idee – ha detto Simonetta Mingazzini, presidente della Fondazione Dozza Città d’Arte al timone della manifestazione -. Per questo abbiamo cercato di aggiungere tante mostre, laboratori e altre iniziative collaterali capaci di incuriosire il pubblico. Questa edizione prevede la partecipazione di artisti e di restauratori su diversi cantieri". Tra vecchio e nuovo. Da un lato i restauri per salvaguardare il patrimonio artistico impresso sulle facciate delle case del centro storico del paese. Dall’altro i capolavori inediti affidati ai pennelli del sestetto composto da Paola Babini, Roberta Pancera, Rossella Piergallini, Emeid, Emilio Fantin e Vanni Spazzoli. Il pubblico, come sempre, avrà l’occasione di vedere in azione da vicino gli artisti per una mostra a cielo aperto di public art. Stessa cosa per i restauratori al lavoro su alcuni murales storici situati tra Piazza della Rocca, via della Pace e via De Amicis.
"I muri dipinti sono un patrimonio che distingue Dozza nel mondo e per questo vanno salvaguardati. Ciò comporta un impegno logistico ed economico non indifferente – hanno fatto sapere il sindaco Luca Albertazzi (impegnato fuori regione per un evento dei Borghi più Belli d’Italia, ndr) sostituito in sala dal suo vice Giuseppe Moscatello -. I tempi sono maturi perché la Biennale possa ottenere un riconoscimento di carattere internazionale di museo open air". Con un’anticipazione: "Presto sarà attiva un’audioguida gratuita disponibile tutto l’anno – hanno svelato dall’amministrazione –. Un supporto da utilizzare durante le visite guidate alle opere attraverso il proprio smartphone".
In sala anche il consigliere regionale della Lega Daniele Marchetti: "Dozza è un valore aggiunto per l’intero territorio imolese, un patrimonio vero e proprio – ha sottolineato –. La Biennale del Muro Dipinto è un’opportunità artistica da difendere, tutelare e promuovere nel mondo".
Nel ricchissimo menù dell’appuntamento spazio a mostre, convegni, laboratori creativi, prove d’artista, approfondimenti, interviste, spettacoli e degustazioni. Due novità assolute: l’incontro di formazione dedicato alle guide turistiche per scoprire nuovi modi di raccontare Dozza e i suoi muri ai turisti, in programma il 14 dalle 10, e ‘Calici sotto le stelle’ il giorno successivo. Imperdibile, sempre il 14 ma in versione serale, ‘La Notte del Muro Dipinto’ con gli artisti all’opera sotto il chiaro di luna e lo show del ‘Salotto di Patrizia Finucci Gallo’. Tra gli invitati il filosofo Carlo Monaco, l’assessore regionale Mauro Felicori e l’artista faentino Nevio Bedeschi.
