ENRICO AGNESSI
Cronaca

Al via ‘NuotiAmo la vita’. Accordo Raflì-Ortignola, in piscina per socializzare

Imola, le lezioni in vasca sono riservate alle giovani dell’oratorio di Santa Caterina. Signani: "Uno spazio sicuro dove apprendere e crescere assieme".

Alcune ragazze che partecipano ai corsi alla piscina Ortignola

Alcune ragazze che partecipano ai corsi alla piscina Ortignola

Si chiama ‘NuotiAmo la vita’ il nuovo progetto voluto dall’associazione di promozione sociale Raflì e partito nei giorni scorsi alla piscina Ortignola in collaborazione con SportUp e con l’oratorio di Santa Caterina.

"Questo nuovo percorso, dedicato a integrazione, sport e sicurezza, vede la partecipazione di ragazze in età 11-15 dell’oratorio di Santa Caterina – spiegano dall’associazione nata in memoria di Raffaele Gulmanelli, il 36enne imolese morto ad aprile 2024 durante una sessione di pesca in apnea all’isola del Giglio –. L’obiettivo principale del progetto è fornire strumenti efficaci per raggiungere i giovani e promuovere una routine sportiva in piscina che, oltre a raggiungere l’obbiettivo di imparare a nuotare, grazie al potere benefico dell’acqua, possa migliorare il loro benessere fisico e mentale".

Il progetto si sviluppa su un arco di gennaio- giugno. Ogni settimana, le partecipanti avranno accesso a una vasca riservata con un istruttore di nuoto dedicato, accompagnate da un educatore professionale che valuterà il buon andamento del progetto e compilerà un report conclusivo.

"Le ragazze dell’oratorio di Santa Caterina erano entusiaste e piene di energia al termine di questa prima sessione – le parole di Isabella Signani, responsabile Sport di Raflì ed educatrice –. Sono questi sorrisi che ci confermano quanto il nostro lavoro abbia senso. Offrire loro uno spazio sicuro dove possano apprendere e crescere, sia a livello personale che sociale, rappresenta pienamente lo scopo della nostra associazione: creare opportunità di integrazione attraverso lo sport".

Del resto, investire in un ambiente inclusivo e riservato, con il supporto di istruttori qualificati, per l’associazione significa offrire un’occasione concreta di socializzazione, migliorando il benessere psicofisico e costruendo ponti verso un futuro di maggiore serenità e coesione sociale.

Da parte di Raflì arriva quindi un ringraziamento speciale all’oratorio di Santa Caterina, per "avere creduto alla realizzazione del progetto" e alle organizzazioni che hanno reso possibile, attraverso le loro donazioni, il via all’esperienza. In questo senso, vengono citati in particolare ImolaMare (associazione di cui Gulmanelli era istruttore di apnea) e la Bcc Romagna occidentale.

"Con ‘NuotiAmo la vita’, il nostro impegno per una comunità più inclusiva continua – conclude Loretta Strada, madre di Raffaele e responsabile dei progetti nelle scuole per l’associazione –. Un passo, o meglio una bracciata, alla volta".