REDAZIONE IMOLA

Alluvione, Bio-distretto in campo per le aziende

Incontro promosso dal Bio-distretto Appennino Bolognese per gettare le basi di nuove alleanze tra associazioni, agricoltori, allevatori, apicoltori e artigiani. Unione Buddhista Italiana presente per sostenere interventi idraulici, ripristino strade, riforestazione e ripiantumazioni.

Alluvione, Bio-distretto in campo per le aziende

Gettare le basi per future alleanze in un’ottica di apertura a un nuovo ruolo delle economie locali rivolte alla cura e alla vicinanza, oltre che alla produzione e trasformazione del cibo. È l’obiettivo dell’incontro ‘Nuove alleanze per nuovi agricoltori agro-ecologici’, promosso dal Bio-distretto dell’Appennino bolognese oggi alle 14.30 nella sala consiliare del Comune di Castel del Rio. Le protagoniste saranno tutte le associazioni che, a pochi giorni dall’alluvione di maggio, si sono adoperate per interventi concreti, insieme ad agricoltori, allevatori, apicoltori e artigiani. L’Unione Buddhista Italiana sarà presente per l’occasione insieme a Legambiente, Rete Humus e Agricoltura di Confine, i cui nomi appariranno sui cartelli in legno e acciaio piantati nei terreni bonificati grazie al loro contributo. Le risorse raccolte da queste cinque associazioni, e in particolare gli interventi realizzati e in corso di realizzazione da parte del Bio-distretto Appennino Bolognese con i fondi messi a disposizione da Unione buddista italiana pari a 50mila euro su una raccolta complessiva (ancora in corso) pari a 80mila euro circa, saranno destinate ad interventi idraulici al terreno, al fine di evitare nuovi smottamenti; al ripristino di strade e sentieri di montagna per rendere accessibili campagne coltivate e pascoli per animali; e la riforestazione e le ripiantumazioni piante arboree sui territori. Ad oggi, sono dieci le aziende agricole supportate. Di queste, due hanno sede nel circondario imolese: La Bordona di Casalfiumanese e Il Regno del marrone di Castel del Rio.

"La Terra non è degli agricoltori ma della società tutta che vi abita insieme agli altri viventi. E la società nelle sue espressioni più universali deve riappropriarsene. La qualità dell’aria, dell’acqua, del cibo, il paesaggio che ci costituisce rappresentano il più importante bene comune", ricorda Lucio Cavazzoni, presidente del Bio-distretto dell’Appennino Bolognese. "È importante, e al contempo naturale, per noi essere presenti, come è stato importante e naturale essere presenti e rispondere in tempi brevi a sostegno delle comunità dopo le alluvioni – aggiunge Silvia Francescon, responsabile Agenda ecologia dell’Unione buddhista italiana –. Oggi si gettano le basi di nuove alleanze per un percorso comune, il percorso dell’economia della cura, della vicinanza, della relazione, della rigenerazione della Terra".