Alluvione Imola il giorno dopo, scuole aperte il 5 maggio. Ecco quando potranno tornare a casa i 300 evacuati

Il bilancio del sindaco Marco Panieri: “Sesto Imolese, Sasso Morelli e San Prospero le frazioni più colpite”. Via alla conta dei danni

Imola, 4 maggio 2023 – Trecento le persone evacuate dalle proprie abitazioni a Imola, 30 delle quali sono state ospitate in albergo, mentre gli altri a casa di amici o familiari. Lo ha detto questa mattina il primo cittadino, Marco Panieri, al termine di un incontro con gli altri sindaci dei Comuni dell'area metropolitana di Bologna colpiti dal maltempo. La previsione del sindaco è che nell'arco di 5 giorni i cittadini possano tornare nelle proprie case.

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Scuole aperte

Le tre scuole chiuse in questi giorni per precauzione e "per limitare gli spostamenti” verranno riaperte domani venerdì 5 maggio.

I Comuni più colpiti

Tra i vari Comuni, quello di Imola è il più colpito dell'area, soprattutto nelle frazioni di Sesto imolese, Sasso Morelli e San Prospero, che si trovano a nord-est del centro. Molti gli interventi in questi giorni dei vigili del fuoco per mettere in salvo la popolazione residente nelle frazioni. "Abbiamo avvisato i cittadini porta a porta - ha spiegato Panieri - è stato molto difficile perché le persone non volevano abbandonare le proprie abitazioni. All'inizio sono rimaste circa 50 persone, poi il giorno dopo sono diventate 30, perché quelle che pensavano di essere in sicurezza si sono iniziate a rendere conto che la situazione poteva peggiorare. C'è stato anche bisogno dell'elisoccorso per un intervento”.

Danni agricoli e agli allevamenti

“Ora dobbiamo monitorare i danni agricoli e gli allevamenti, infatti abbiamo salvato anche api, cani, gatti, cavalli e pecore - ha concluso Panieri - poi aspettiamo, per Sesto Imolese, che cali il corso dell'acqua, e dopo inizieremo la pulizia delle strade, dai detriti ma anche dai veicoli. In seguito informeremo la cittadinanza e quantificheremo i danni. La Regione ha dato la disponibilità di 60 volontari che potranno dare una mano alle persone".

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