Botta e risposta tra Governo nazionale e locale, rinfocolato dalle rispettive opposizioni e amplificato dalla campagna elettorale, sulla gestione dell’emergenza alluvione. Da Roma, gli esponenti bolognesi di Fratelli d’Italia sono tornati ieri a criticare duramente l’operato di Regione e Comuni accusando entrambi di non aver speso i fondi stanziati nei mesi scorsi dalla struttura commissariale per la messa in sicurezza dei fiumi.
Alle critiche del viceministro Galeazzo Bignami e del senatore Marco Lisei si sono poi aggiunte quelle del referente locale dei meloniani, Nicolas Vacchi, consigliere comunale e residente a Sesto Imolese, una delle zone più colpite dal maltempo degli ultimi due giorni. "Un vero e proprio disastro che si abbatte su cittadini, famiglie e attività del territorio – commenta Vacchi assieme a Marta Evangelisti, quest’ultima consigliera regionale uscente e candidata al pari dello stesso Vacchi alle elezioni –. In particolare, Vallata e Bassa versano in situazioni che ricordano i fatti di maggio 2023. E purtroppo i problemi tornano a sorgere in zone simili o identiche a quelle della scorsa alluvione. Il Governo nazionale ha stanziato le risorse richieste per le opere pubbliche. E pertanto occorrerà verificare l’impiego effettivo delle risorse e lo stato delle opere rispetto a quanto nuovamente accaduto".
All’attacco della presidente facente funzione dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo, è andato invece il consigliere comunale e regionale della Lega, Daniele Marchetti, pure lui in corsa per un posto nell’assemblea legislativa di viale Aldo Moro: "Inaccettabile scaricare responsabilità sul commissario Figliuolo per opere che da anni sono ferme sulla carta. Capisco che ci avviciniamo a un periodo elettorale, ma non si può accusare chi è stato chiamato a gestire l’emergenza solo di recente per ritardi che si trascinano da tempo. Non è più tempo di puntare il dito o cercare colpevoli: è il momento di agire con responsabilità". Un appello raccolto in parte dal sindaco Marco Panieri ("Certi commenti in questa prima fase si possono evitare, la campagna elettorale si può sospendere per qualche giorno"), che ha lasciato al Pd il compito di ribattere alle accuse del centrodestra. "Di fronte a una calamità non si può speculare – afferma l’ex sindaco Daniele Manca, oggi senatore Dem –. Che lo facciano gli esponenti di un partito che nega i cambiamenti climatici è una vergogna. Invece che aggredire le istituzioni locali, è il tempo di stare vicino ai Comuni, alla Regione, alle popolazioni colpite, alla protezione civile e ai volontari che stanno lavorando instancabilmente in queste ore per salvaguardare la vita delle persone e mettere in sicurezza le comunità colpite".
Da viale Zappi, il segretario territoriale Fausto Tinti tuona: "La destra locale e nazionale approfitta per fare il suo solito sciacallaggio, dimenticando di negare da sempre i cambiamenti climatici e dimostrando poco rispetto per i territori alluvionati, le persone che stanno affrontando nuovamente questa tragedia e per sindaci e sindache in prima linea a fronteggiare l’emergenza. A a chi, dal caldo della sua poltrona, definisce gli amministratori locali ‘incapaci’ ricordiamo che i fondi stanziati dal commissario sono stati tutti impegnati, e quelli ancora da liquidare sono relativi a cantieri in corso o completati, per i quali si stanno realizzando i collaudi".