MATTIA GRANDI
Cronaca

Alluvioni, lo studio del Comune: "Servono le casse d’espansione"

Il sindaco Franceschi: "Pronti a fare squadra con Governo e Regione". Il 9 giugno la presentazione ai cittadini

Il sindaco Claudio Franceschi con lo studio eseguito dal professor Armando Brath

Il sindaco Claudio Franceschi con lo studio eseguito dal professor Armando Brath

Il municipio di Castel Guelfo è al lavoro per allontanare lo spettro dell’alluvione. Proprio in questi giorni, infatti, è stato consegnato all’ente di Palazzo Malvezzi Hercolani uno studio sul Sillaro redatto dall’esperto Armando Brath. Non un nome qualunque, ma uno dei massimi conoscitori in ambito nazionale di costruzioni idrauliche, marittime, idrologia e prevenzione degli eventi alluvionali con cattedra all’Università di Bologna. Il documento, ricco di calcoli, grafici e possibili scenari di piena futuri del corso d’acqua, è stato commissionato dal Comune guidato dal sindaco Claudio Franceschi per dare il via alle prime valutazioni progettuali degli interventi utili a contrastare la delicata criticità.

La relazione di Brath rappresenta, infatti, un importante aggiornamento dei precedenti studi sulle piene del Sillaro e conferma che, per mettere in sicurezza l’area di Castel Guelfo, è necessaria la realizzazione almeno di una cassa di espansione articolata in quattro lotti e la revisione dei progetti messi solo sulla carta nel corso dei precedenti decenni.

A confermarlo sono i numeri: durante l’alluvione del settembre 2024 sono fuoriusciti dal fiume 4,32 milioni di metri cubi d’acqua che hanno inondato la parte ovest dell’abitato, mentre il precedente progetto prevedeva opere difensive in grado di contenere al massimo 3,18 milioni di metri cubi di piena. Un chiaro segno dell’incidenza dei cambiamenti climatici.

L’obiettivo del municipio guelfese è quello di persuadere gli enti superiori, dal Governo alla Regione passando per la struttura commissariale, al fine di finanziare con urgenza almeno parte degli interventi. Una fase che consentirebbe di ridurre gli effetti di un’altra eventuale esondazione nel medio termine, in attesa che venga poi portato a compimento il resto delle lavorazioni.

"Un’opera fondamentale per la comunità – sottolinea il primo cittadino Franceschi –. Siamo convinti che Governo, Regione e struttura commissariale non mancheranno di farci sentire la loro vicinanza, consapevoli dell’area commercialmente ed economicamente strategica in cui sorge il nostro paese".

E ancora: "Oggi più che mai mi sento il sindaco di tutti e se riusciremo ad arrivare al traguardo il merito sarà di chi ha voluto ascoltare la nostra comunità – aggiunge –. Sono profondamente convinto che le istituzioni appartengano solo e soltanto ai cittadini".

Il progetto delle casse d’espansione correrà in parallelo agli altri interventi previsti lungo il Sillaro come il taglio selettivo degli alberi: "Per mettere in definitiva sicurezza l’abitato serve un’azione corale e la strada intrapresa è quella giusta – conclude Franceschi –. Siamo consapevoli delle preoccupazioni dei cittadini ogni volta che il fiume inizia a salire e scattano le allerte. La loro frustrazione è stata anche la nostra. Ora, però, è davvero il momento di voltare pagina senza illusioni. La giunta continuerà a lavorare con il massimo impegno, aperta al sincero confronto tra consiglieri e cittadini. Lo studio sarà illustrato il prossimo 9 giugno, nel corso di un incontro pubblico in agenda alle 20.30 in sala consiliare, all’intera comunità".

Mattia Grandi