Altri 350 nuclei fanno la spesa all’Emporio

I profughi ucraini sono solo l’ultimo gruppo di persone che ogni giorno viene aiutato da No Sprechi e dall’Emporio Solidale. La onlus segue infatti altre 350 famiglie, italiane, nell’Imolese, per un totale di 1.280 persone che possono recarsi all’Emporio in via Lambertini nei giorni dispari, lunedì, mercoledì e venerdì, per ritirare la spesa (gli ucraini possono andarci invece tutti i giorni, vista l’emergenza in corso). "È un impegno non da poco – riflette la vicepresidente di No Sperchi, Fulvia Felini – Non credevo che dal 2014, da quando me ne occupo, la situazione degli italiani potesse aggravarsi in questo modo. In genere si tratta di famiglie in cui un genitore, o anche tutt’e due, ha perso il lavoro e non riesce a ritrovarlo. Non pretendiamo di risolvere il problema, ma ci siamo, diamo una mano". Per quanto riguarda gli ucraini, i volontari di No Sprechi danno loro il contatto con padre Vasile, il sacerdote ortodosso che il sabato celebra la messa in via Cavour e che nei primissimi momenti dell’esodo dall’Ucraina si è speso moltissimo, da Cesena a Imola, per offrire una spalla ai propri fedeli in fuga dalla guerra.