
I controlli sulla discarica continuano a dare risultati non allarmanti
Resta sotto controllo la situazione del Rio Rovigo e del fiume Santerno, messi a rischio da una frana che nel marzo scorso ha trascinato in acqua una discarica di rifiuti a Palazzuolo sul Senio, in provincia di Firenze. Dopo i controlli delle settimane passate, nei giorni scorsi i tecnici di Arpae e Arpa Toscana hanno fatto un sopralluogo sui due corsi d’acqua assieme ai rappresentanti del Comune di Palazzuolo e alla ditta Agriambiente, incaricata della rimozione dei rifiuti. In località Molino della Lastra, a circa cinque chilometri a valle della zona della frana, "è stata di recente installata sul rio una nuova rete di contenimento per la raccolta dei rifiuti – spiega Arpae – idonea a resistere a eventuali nuove piene del corso d’acqua. In questo punto erano visibili alcuni frammenti di rifiuti, prevalentemente sacchi di contenimento rifiuti e stoffa".
Gli operatori della ditta "ispezionano più volte alla settimana tutte le reti installate lungo l’alveo del fiume e rimuovono i rifiuti accumulati". L’immondizia viene raccolta in sacchi, che vengono poi "posizionati in sicurezza" in un’area accessibile dai mezzi di trasporto e periodicamente trasportati allo smaltimento. Il sopralluogo è poi proseguito fino al punto in cui il rio Rovigo si immette nel Santerno e "in questo tratto non erano visibili rifiuti", riferisce ancora Arpae. Proseguendo lungo il Santerno, in località Molino di Valtellere (Firenzuola) è stata installata di recente un’ulteriore rete di contenimento di grandi dimensioni.
L’ispezione dei tecnici è poi continuata lungo il tratto emiliano-romagnolo del fiume e in particolare nelle zone di Valsalva, Castel del Rio e Fontanelice. "In questi punti non sono stati rinvenuti rifiuti", afferma Arpae. A Valsalva sono stati anche prelevati ulteriori campioni delle acque del Santerno, "per verificare eventuali variazioni sulla qualità delle acque del fiume. Gli esiti delle analisi di laboratorio saranno resi noti non appena disponibili". Sul sito di Arpae intanto è stata pubblicata la relazione con l’esito dei controlli del 2 aprile scorso, svolti anche con l’utilizzo dei droni. In quella occasione, i rilievi avevano mostrato "una minima presenza di rifiuti nei punti indagati; tali rifiuti si trovano impigliati nei punti con presenza di vegetazione arbustiva o un notevole numero di rocce. La situazione emersa non ha richiesto ulteriori approfondimenti urgenti al momento del sopralluogo".