Andrea Roncato in prima linea dopo l’alluvione: un evento per aiutare i più fragili

L’attore lancia l’idea di una grande festa per raccogliere fondi "Sono profondamente legato a queste splendide terre ferite Pronto a fare la mia parte per sostenere chi è stato danneggiato"

Andrea Roncato in prima linea per i territori colpiti dall’alluvione

Andrea Roncato in prima linea per i territori colpiti dall’alluvione

Imola, 12 maggio 2023 – E’ forte il legame tra Andrea Roncato e il territorio imolese. A maggior ragione in questo delicato periodo di emergenza per un’area colpita ai fianchi dal maltempo. Perturbazioni sfociate in allagamenti e, nella vallata del Santerno, in un numero elevato di smottamenti e frane. C’è stata una vittima a Fontanelice e ci sono tantissime persone ancora fuori casa. Così l’attore, comico e personaggio dello spettacolo nato a San Lazzaro di Savena, tra i volti più amati della televisione e del cinema negli anni Ottanta e Novanta e da qualche tempo pure cittadino onorario di Dozza, non ha perso tempo per tendere la mano ai sindaci della collina.

"Da anni abito a Roma ma mi sento uno di voi – spiega al telefono Roncato –. Sono davvero preoccupato. Vivere a distanza le immagini della devastazione nella mia terra mi fa stare male".

E tornano alla mente quei primi passi di una carriera comica, in coppia con l’amico Gigi Sammarchi, compiuti proprio tra Bologna e l’imolese. "Una zona disseminata, all’epoca, di splendidi locali che si aprivano al cabaret e allo spettacolo. I famosi show di intrattenimento prima della musica nelle discoteche o dopo le cene – continua –. Dal Piro Piro di Toscanella alla Vie en Rose di Imola. Ma anche il CapCreus, il Salone delle Feste di Borgo Tossignano e i tanti eventi di piazza tra Castel del Rio e paesi limitrofi. Sono sempre stato accolto con cortesia, generosità e sorrisi".

E in queste giornate travagliate i pensieri si attanagliano nella mente dell’attore: "Ho chiamato più volte gli amici di Dozza per sincerarmi delle loro condizioni e per avere aggiornamenti sull’evoluzione del quadro emergenziale – svela –. Credo che, in attesa di passare alle azioni più concrete, la forza di un pensiero di vicinanza possa alimentare una benefica corrispondenza di sensi. Una sorta di appoggio telepatico ma voglio fare qualcosa di più".

L’indole di Roncato, già protagonista di numerose campagne benefiche e solidali anche sul territorio, esce allo scoperto: "Mando il mio abbraccio ai sindaci della vallata del Santerno e alle loro comunità. Persone grintose e caparbie anche più toste di quelle maledette frane – prosegue –. Dopo ogni tempesta c’è sempre un raggio di sole e lancio fin d’ora la mia disponibilità a realizzare insieme a voi la Festa dell’Arcobaleno".

Un appuntamento per ripartire. "L’arco colorato in cielo è sinonimo di una cosa brutta che è passata – specifica –. Festeggeremo uniti per raccogliere fondi per la ricostruzione".

Senza dimenticare, da buon animalista, i tanti amici a quattro zampe che non ce l’hanno fatta al chiuso di quelle stalle diventate trappole mortali: "Un dramma nel dramma che mi riempie di tristezza – conclude Roncato –. Gli animali sono creature con un’anima sensibile e vivono, proprio come noi, emozioni di gioia, paura e sofferenza. Per quelle povere bestie si è trattata di una morte atroce. Avremmo modo di sviluppare qualche progetto di rinascita anche legato a loro".