Imola, riapre la piscina comunale. Ecco le regole

Domenica il via per la Ruggi. Muscari (Geims): "In acqua potranno esserci al massimo 14 persone per corsia"

Preparativi in corso alla piscina comunale Ruggi. Domenica l’apertura

Preparativi in corso alla piscina comunale Ruggi. Domenica l’apertura

Imola, 5 giugno 2020 - Domenica costume da bagno e ci si rituffa in vasca. Riapre i nfatti la piscina comunale Ruggi (in via Alfredo Oriani, 2/4) e Lorenzo Muscari, direttore Geims, non nasconde un po’ di emozione. "Gli anni scorsi già il 31 maggio eravamo aperti, perché c’era la gara internazionale dell’Imolanuoto – confessa – ma ora stiamo correndo per riaprire domenica. Se il meteo non sarà favorevole, riapriremo qualche giorno dopo, ma poco cambia. L’importante è avere le procedure per riaprire e per poter stare sereni". Oltre alla cuffia, infatti, quest’anno sono diverse le misure di sicurezza e le norme da rispettare. Partiamo dall’ingresso. Prima di accedere allo spazio della piscina, a tutti sarà misurata la temperatura con un termoscanner automatico, "ci si passa davanti, come negli aeroporti", spiega Muscari. Una volta accertata la non-febbre, cioè temperatura sotto i 37,5 gradi, ognuno verrà registrato in un elenco, che per 15 giorni conserverà le generalità, tramite tessera sanitaria, di chiunque abbia fatto accesso alla piscina.

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Poi "verrà consegnata a tutti una mappa – continua Muscari – che contiene sia il menù del bar, sia la posizione degli ombrelloni. Sul volantino c’è un qr code e basta inquadrarlo con il telefonino per accedere al sito e al menù del bar: con un semplice click si può scegliere cosa ordinare, senza recarsi di persona al bar, e una volta pronta l’ordinazione arriva una notifica sul cellulare che avvisa che si può andare a ritirare al bancone la propria pizza, il gelato, il caffè. In questo modo si evitano le code al bar e gli assembramenti".

Per godersi il sole e il bagno in sicurezza, nulla è lasciato al caso. Sono più di 80 le ‘oasi di sicurezza’, cioè le postazioni dove rilassarsi attorno alla piscina, e sono sviluppate a seconda delle esigenze della clientela. "Al momento dell’arrivo, a ogni cliente assegneremo un’oasi in cui posizionarsi – spiega Muscari – . Ogni oasi ha una conformazione e prezzi diversi a seconda di che cosa vuole il cliente. C’è l’oasi prato, per chi vuole vivere la natura e stendere il suo telo sull’erba; c’è l’oasi sprint, riservata a chi nuota e avrà una sedia accanto alla piscina, dove appoggiare i propri beni personali prima di buttarsi in acqua; poi c’è l’oasi 2 stelle, con un ombrellone, un lettino e una sedia, e l’oasi 3 stelle con due lettini, dedicata soprattutto alle famiglie". 

All’interno della propria oasi ognuno avrà 15 mq per sé e "il distanziamento è garantito – specifica Muscari – Aabbiamo progettato tutto per evitare assembramenti". Anche in acqua, infatti, "avremo al massimo 14 persone per corsia – continua Muscari – e il bagnino controllerà le distanze. Abbiamo chiuso anche gli spogliatoi, perché sono ancora posti a rischio e poco controllabili, ma abbiamo creato 3 docce esterne e 5 cabine all’aperto per cambiarsi, oltre ai bagni, che saranno sotto il controllo dei bagnini". Niente tavolini al bar, niente partita a briscola, niente giochi per i bambini. L’estate sarà segnata dalla cautela ma "il telefono ci squilla in continuazione – conclude Muscari –. La prenotazione non è obbligatoria, ma è consigliata, e, per le chiamate che stiamo ricevendo, ho la percezione che l’imolese abbia proprio sete di acqua di piscina".