Appello degli agricoltori "Ecco le nostre priorità"

La Cia chiede sostegni per la produzione e controlli della fauna selvatica . Tampieri: "Non è più pensabile relegare il nostro settore ai margini"

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Sostegni per mitigare i costi energetici e di produzione; opere per garantire l’irrigazione; controllo della fauna selvatica e, non ultimo, il reperimento della manodopera. A pochi giorni dalle elezioni politiche, Cia-Agricoltori Italiani Imola invita i candidati a considerare il settore come "determinante per il territorio" . E mette sul tavolo appunto quattro "temi urgenti e imprescindibili" che, secondo Luana Tampieri, presidente dell’associazione, dovranno diventare "una priorità" per il prossimo governo.

"Siamo arrivati a una situazione paradossale: chi produce cibo e tutela il territorio va verso una crisi irreversibile che però, quasi sempre, dipende da fattori esterni – spiega Tampieri –. Proprio su questi ostacoli chiediamo di intervenire in maniera chiara e urgente, perché non è più pensabile relegare l’agricoltura ai margini delle scelte politiche, ricordandosi degli agricoltori solo quando devono assicurare cibo nei momenti di crisi, dalla pandemia alla guerra in Ucraina".

Tra le richieste della Cia ci sono, in primo luogo, misure per calmierare i costi di produzione fuori controllo: misure fiscali e sostegni per l’acquisto del gasolio agricolo e dei fattori produttivi essenziali come mangimi, fertilizzanti, sementi e piantine. E ancora: l’autorizzazione europea a immettere nella rete elettrica l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici oltre ai propri livelli annui di autoconsumo.

Un altro intervento urgente, secondo la Cia, è quello legato ai cali produttivi dovuti a fattori climatici, partendo dall’esonero dei contributi previdenziali per le aziende dei territori in stato di emergenza da siccità. Chiesto inoltre un piano più ampio per la ristrutturazione della rete di canali e idropotabile e un intervento infrastrutturale per creare una rete di piccoli bacinilaghetti per garantire l’acqua per l’irrigazione anche in periodi di forte siccità e assenza di precipitazioni.

Un altro problema capace non solo di provocare danni incalcolabili alle aziende, ma anche di mettere in pericolo le persone è il proliferare incontrollato della fauna selvatica, in particolare i cinghiali e gli uccelli. In questo caso, la richiesta della Cia è la nomina di un commissario straordinario per la gestione della fauna a livello governativo e l’istituzione di una cabina di regia regionale che abbia il potere di prendere decisioni emergenziali per evitare che cinghiali e uccelli agiscano indisturbati.

"Non ultimo è il problema del reperimento di manodopera agricola qualificata– conclude Tampieri –. Rilanciamo la richiesta, già espressa, di avere sul territorio un vero e proprio ‘collocamento agricolo’ per l’incontro della domanda e dell’offerta, anche a tutela delle aziende e lavoratori. Inoltre, serve una semplificazione e una maggiore flessibilità degli strumenti che consentono alle aziende di reperire manodopera, anche attraverso l’innovazione digitale. Non sono richieste che riteniamo straordinarie, ma di provvedimenti che la nostra associazione chiede da tempo: il ‘minimo sindacale’ per consentire alle nostre aziende di non soccombere".