Imola, Asp: bilancio ok. Utile di 277mila euro

Dalle rette arrivano 3,8 milioni. Crescono i contributi per utenze e affitto

La direttrice Stefania Dazzani

La direttrice Stefania Dazzani

Imola, 12 novembre 2018 - Il bilancio 2017 dell’Asp Circondario imolese, il decimo dalla costituzione dell’ente, si chiude con un risultato economico positivo di 277.471,51 euro (pari all’1,46% dei ricavi). Si tratta dell’utile più alto fatto registrare dall’Azienda Servizi alla persona dalla sua nascita, avvenuta appunto nel 2008. Il documento consuntivo approderà giovedì in commissione Sanità, dove sarà illustrato dalla presidente Renata Rossi Solferini e dalla direttrice Stefania Dazzani, in vista del successivo via libera da parte del Consiglio comunale.

I ricavi 2017 sono pari a 18 milioni 966.382 euro. Di questi, 3,8 milioni sono arrivati dalle rette: sia quelle per i servizi gestiti dall’Asp in regime di accreditamento (Casa residenze anziani Cassiano Tozzoli, Fiorella Baroncini, Medicina e Centro diurno anziani di Imola) che non. Altra fonte di introiti è rappresentata per l’Azienda dai canoni percepiti per le Cra di via Venturini e di Tossignano, di proprietà dell’ente e concesse in locazione ai soggetti gestori di tali strutture a seguito dell’accreditamento, nonché dall’utilizzo del patrimonio immobiliare aziendale.

In quest’ultimo caso, da segnalare in particolare il canone dell’immobile Villa Clelia per 55.143,79 euro e quello per la sublocazione dei locali al secondo piano della sede legale di Castel San Pietro Terme per 6mila euro. Nel complesso, il ricavo rilevato nel 2017 dall’utilizzo del patrimonio immobiliare dell’Asp si attesta sui valori del preventivo 2017, vale a dire 526.263,79 euro.

Capitolo uscite. Per l’acquisto di beni e servizi nel 2017 se ne sono andati, nel complesso, 5,3 milioni. Il costo del personale incide invece per poco meno del 32% sul totale delle uscite dell’Asp, pesando in termini assoluti per quasi 6 milioni. Decisamente inferiore la spesa per le utenze, che registra a consuntivo un importante decremento rispetto alla previsione (755mila euro contro 805mila).

Venendo infine agli strumenti di sostegno alla popolazione messi in campo dall’Asp per quanto di sua competenza, la quota spesa per gli assegni di cura per disabili è stata nel 2017 di quasi 800mila euro, mentre al fondo per l’affitto sono andati oltre 277.770 euro, in aumento rispetto alla previsione iniziale. Anche i contributi per le utenze registrano una spesa maggiore del previsto di circa 8mila euro, confermando il trend in aumento degli anni precedenti. Gli oneri in questione, finanziati da un trasferimento di 71.800 euro da parte di Con.Ami, sono andati a favore di famiglie con minori (61.634 euro), adulti/disabili (25.216 euro) e anziani (6.112 euro).