Due cariche esplosive di fabbricazione artigianale avevano fatto saltare in aria il bancomat della Popolare di Lodi accanto al Famila, e nel letto praticamente mezza città. Una coppia di boati fortissime poi la fuga a tutta velocità dei banditi. Un ultimo nodo rimaneva da sciogliere: quello del bottino. I dinamitardi sarebbero riusciti a sottrarre dalla cassetta di sicurezza dell’atm – secondo quanto riporta l’Arma – la somma di 12mila e cinquecento euro. Decisamente considerevole per uno sportello che, per la sua funzione, sarebbe adibito a servire i soli clienti del supermercato di via Pirandello.
Nel frattempo proseguono le indagini dei carabinieri sull’accaduto. Mentre gli investigatori passano al setaccio i reperti raccolti la mattina dopo ancora si lavora per cercare qualche immagine tra le telecamere della zona. Lo sportello bancomat infatti – da quanto si apprende – sarebbe stato sprovvisto non solo di un circuito di videosorveglianza, ma anche della piccola telecamera frontale che è normalmente integrata in quasi tutti gli apparecchi.
L’unico occhio elettronico presente nelle vicinanze è quello di una telecamera che sorveglia il supermercato, decisamente troppo lontana per poter aver ripreso l’accaduto. Non aiuta sicuramente le indagini il fatto che quella notte il parcheggio del Famila fosse chiuso da una sbarra, pertanto e qui occorre usare il condizionale i malviventi potrebbero aver parcheggiato in strada il mezzo utilizzato per la fuga, rendendolo così non individuabile perché fuori dal raggio dell’unica telecamera.
Gabriele Tassi