AstraZeneca, il medico ’rimanda’ i vaccini

Il Cts blocca la somministrazione a chi ha meno di 60 anni. "Aspettiamo chiarimenti sui richiami, spostati di 10 giorni alcuni appuntamenti"

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di Gabriele Tassi

La tranquillità che regala un volto noto. "Molti pazienti scelgono ancora di farsi vaccinare da noi anche contro il Covid perché conosciamo la loro storia clinica, ma vedo in questi giorni tornare in loro la paura per AstraZeneca". Parla Danilo Pasotti, medico di famiglia e coordinatore del Nucleo cure primarie di Imola e Mordano. Secondo i dati dell’Ausl, le immunizzazioni eseguite dai medici di medicina generale giovedì (ultimo dato disponibile) erano 373, un ritmo ottimo a dirla tutta, considerando che la quota delle iniezioni negli hub locali si aggira come media intorno alle 1.200 (1.221 giovedì) e 300 quella dell’hub Medical Centre Autodromo di Sacmi-Cefla. "Nel mio studio, ne faremo circa una trentina la giorno", precisa Pasotti. La corte più interessata all’interno degli ambulatori è quella dei 50-54enni. "Stiamo completando quelle vaccinazioni, di pari passo con i richiami del personale scolastico". Quest’ultimo però potrebbe subire un rallentamento, visto che il Cts proprio ieri, ha sospeso la somministrazione del vaccino AstraZeneca a chi ha meno di 60 anni, con la conseguenza che, chi deve fare la seconda dose, ne riceverà molto probabilmente una di Pfizer o Moderna. "Io – prosegue –, ho deciso di rimandare di dieci giorni, in attesa di indicazioni più chiare: serve prudenza. In qualcuno, questi ultimi giorni, per via del rimbombo mediatico e dei tanti dietrofront del Cts ho visto rispuntare la paura nel confronti di AstraZeneca di un mese fa, quando venne sospeso il primo lotto".

I medici di famiglia sono diventati un motore importante nella complessa macchina della campagna vaccinale. Meccanismo che sulla scorta delle 1.221 dosi inoculate giovedì sale a un totale di 82.344 da avvio campagna, di cui 55.161 prime dosi e 25.962 seconde dosi. "A partire da martedì – prosegue Pasotti – saremo presenti negli hub locali per proseguire con le vaccinazioni degli over 50. Ciò che mi auguro è che per le secondi dosì arrivino in tempo utile le nuove consegne, mentre, finita l’estate, bisognerà ragionare sulle terze a coloro che sono stati ’protetti’ per primi". Nel frattempo, ieri, si sono aperte anche le prenotazioni per la fascia 30-35: alle 13 avevano raggiunto quota 1.350.

Per quanto riguarda invece l’andamento della pandemia, su 377 test molecolari e 90 antigenici, sono stati registrati 4 nuovi positivi: 2 nella fascia d’età 15-24, 1 nella fascia d’età 25-44 e 1 nella fascia d’età 45-64. Nel dettaglio si tratta di due asintomatici: uno individuato tramite tracciamento e l’altro tramite test pre ricovero. Nessuno è riferibile a un focolaio già individuato. Altro fattore positivo della giornata di ieri è che non è stato registrato nessun decesso legato al Coronavirus. Anzi, sono 9 i guariti, mentre scendono a 87 i casi attivi e 12.614 i casi totali da inizio pandemia. A ieri un solo cittadino del Circondario si trovava ricoverato in Terapia Intensiva a Bologna.