Ausl, personale esasperato: "Carichi di lavori esagerati e lacune nell’assistenza"

Nuova denuncia del sindacato Fials che riguarda anche il Pronto soccorso "Sovraffollamento, turni asfissianti e resta sempre il problema delle divise".

Ausl, personale esasperato: "Carichi di lavori esagerati e lacune nell’assistenza"

I sindacati denunciano. criticità in ospedale e, in particolare, al Pronto soccorso

"Grave carenza di personale infermieristico e tecnico per l’assistenza domiciliare integrata"; "illegittimità dell’utilizzo dello straordinario programmato"; "mancato rispetto dei tempi vita-lavoro".

Sono solo alcuni dei problemi sollevati dalla Fials relativamente al personale dell’Ausl, per il quale il sindacato autonomo denuncia "altissimi i carichi di lavoro" nonché "turni asfissianti, continui i salti di riposo e numerose ferie pregresse ancora da smaltire".

In una lettera inviata a Sabrina Gabrielli, direttrice assistenziale dell’Azienda sanitaria, Stefano De Pandis e Alfredo Sepe, rispettivamente segretario imolese e regionale della Fials, si dicono "preoccupati dal silenzio" dei vertici dell’Ausl. E avvertono: "Non c’è alcuna possibilità di attivare le reti di prossimità senza prima definire compiutamente i fabbisogni di personale infermieristico e di supporto necessario e senza prevedere le modalità per il loro reclutamento e inserimento".

Capitolo Pronto soccorso.

"Il sovraffollamento la fa da padrona – protestano da Fials –. E il personale, oltre a fare i miracoli per trovare la propria divisa pulita e della propria taglia, deve farli anche per soddisfare le richieste di aiuto sia dei cittadini che si presentano in triage sia da quelli provenienti in regime di emergenza.

Oltre a questo, deve anche preoccuparsi a cercare invano la biancheria e le lenzuola per l’utenza riversa sulle barelle che necessita di cure, spesso non trovando il giusto approvvigionamento e quindi inventarsi qualcosa pur di non abbandonare a se stessi i malati".

Nessun aiuto, in questo senso, arriva dal Cau inaugurato a fine 2023 all’ospedale vecchio.

"Abbiamo visto come non abbia minimamente sgravato alcun peso su Pronto soccorso e territorio", sottolineano De Pandis e Alfredo Sepe, che perciò annunciano battaglia: "Le numerose criticità ripetutamente segnalate non solo non risultano superate, ma bensì sottovalutate visto che è sempre stato l’operatore sanitario a farsi carico del rischio, vista la responsabilità enorme che gli piomba addosso in un clima di disorganizzazione e sfruttamento delle risorse umane".