Imola, autobus. Navetta troppo cara, soppressa la nuova linea 5

Elettrica, copriva il centro storico. Era stata introdotta nel settembre 2017

La linea 5 ha terminato il periodo sperimentale

La linea 5 ha terminato il periodo sperimentale

Imola, 9 agosto 2018 - L’amministrazione pentastellata sopprime la linea 5 degli autobus. I mezzi pubblici introdotti lo scorso anno costano e sono, di contro, poco utilizzati. È infatti terminato il periodo di verifica sperimentale legato alla fruibilità della linea 5 urbana di Imola che, dallo scorso 15 settembre al 30 giugno poi esteso al 28 luglio di quest’anno per una più completa raggiera di analisi, ha «evidenziato il non favorevole rapporto costi/benefici della stessa – recita una nota dell’amministrazione – e una mancata corrispondenza all’offerta di un’adeguata e congrua domanda o utilizzo».

Non saranno toccate le linee 1 e 3 nell’attuale tracciato, frutto delle modifiche apportate all’atto dell’introduzione della linea sperimentale 5, in attesa di un progetto complessivo di riordino delle linee del trasporto pubblico locale, compresa la linea 4. «Un progetto che nascerà dall’ascolto, nei prossimi mesi, dei fabbisogni espressi dai cittadini e dalle associazioni, nell’ottica di una partecipazione che sia più ampia possibile e condivisa – spiega l’assessore alla Mobilità urbana Massimiliano Minorchio – L’obiettivo è di definire una rete di trasporto pubblico locale che colleghi tutti i quartieri di Imola e la Pedagna con la zona industriale al mattino, pomeriggio e sera, in maniera capillare per rendere fruibile il mezzo pubblico rispetto a quello privato per chi lavora nella zona industriale lontano da via Grieco, dove si attesta la linea 4 ed alcune 104».

«La sperimentazione della linea 5 urbana di Imola, prorogata fino allo scorso 28 luglio proprio per una più completa comprensione delle eventuali criticità, non ha dato i riscontri auspicati – spiega l’assessore – La sua soppressione rientra nell’ottica di un mirato processo di riprogettazione della mobilità urbana in modalità partecipata in grado di fornire alla cittadinanza un servizio migliore ottimizzando il bacino di utenza».

La linea 5 era costituita da un minibus eltttrico, con 25 posti, dotato anche di una pedana mobile per l’accesso di disabili e passeggini. Serviva il centro storico nelle fasce orarie dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 19, con una corsa ogni 20 minuti, da lunedì a sabato. Il percorso era stazione Fs, via Andrea Costa, via Carducci, Piazza Savonarola, via Cavour, via Carducci, via Emilia, via XX settembre, via Garibaldi, via mazzini, viale Zappi, via Emilia (lato Porta dei servi), via selice e via de Amicis per ritornare su via Andrea Cosra alla stazione dei treni. Le fermate erano in piazza Savonarola, via Cavour, via Emili aOvest, via Xx settembre, via Mazzini, via Emilia Est e via Selice, condividendo altre fermate con le linee preesistenti.

L’introduzione della linea 5 specifica per il centro storico fu motivata dall’amministrazione di allora con la valutazione positiva della pedonalizzazione di via Appia, tra via Galeati e via Cavour (tra l’altro, la 4 e la 5 garantivano insieme un bus ogni 15 minuti dalla stazione al quartiere Pedagna e all’ospedale nuovo). Il costo complessivo aggiunto, a carico del Comune, era stato quantificato in 50mila euro (20mila per il 2017 e 30mila per il 2018); in totale, il Comune eroga 620mila euro l’anno per il trasporto pubblico locale.