Autodromo Imola, l'assessore: "Chiuderlo? Offensivo"

L’assessore Lelli: «Stiamo agendo sul rumore»

L'assessore Lelli

L'assessore Lelli

Imola, 6 marzo 2019 - Maurizio Lelli, assessore all’Autodromo, si avvicina l’inizio della stagione motoristica del circuito con un ambiente molto agitato… «E’ stato creato un allarmismo totalmente ingiustificato».

A chi si riferisce, in particolare? «Ad alcune persone che, per fini politici, hanno sollevato un polverone mediatico che genera un danno alla città ed alla struttura».

Marshal’s team, medici e Cea sono molto preoccupati…  «Il personale che lavora in pista è un serbatoio di passione e di capacità riconosciute in tutto il mondo che va assolutamente tutelato. Non devono preoccuparsi di nulla, il loro lavoro è e sarà fondamentale per il futuro dell’autodromo».

Quindi il calendario degli eventi motoristici non è a rischio?  «Assolutamente no. Tutti gli eventi programmati e già comunicati sono confermati. Sto attendendo il calendario, già presentato da Formula Imola a Con.Ami, per l’approvazione».

Siete sempre dell’idea di non fare le barriere?  «La questione è molto complessa. La barriera non serve per le gare e per le prove libere, che vengono svolte in deroga, ma solo per far rientrare nei limiti di legge l’attività commerciale. Poi chiariamo anche che, se fosse stata deliberata dalla prima assemblea utile del Con.Ami, a gennaio 2019, tra progettazione, gara d’appalto, aggiudicazione, lavori e collaudo, la barriera sarebbe stata completata solo verso fine stagione, quindi per quest’anno andavano comunque trovate altre soluzioni. Siamo in fase di attenta valutazione relativamente alla fattibilità dell’opera nel 2020».

Quali possono essere le soluzioni alternative?  «Quelle si trovano insieme, dialogando ai tavoli ed essendo disponibili a valutare ogni opzione. Una volontà di dialogo che, come potranno testimoniare anche gli altri partecipanti al tavolo, da parte del vertice di Formula Imola, in questi mesi non c’è stata. La possibile soluzione è un mix di lavoro sulla mitigazione attiva e sul tempo per concretizzarla. Ognuno al tavolo deve sapere che la situazione creata in 10 anni di attività ‘fuori dalle regole’, non si risolve in qualche mese. I comitati devono capire che serve tempo, Formula Imola non deve abusare del tempo. E’ un equilibrio da costruire, ma si costruisce solo se c’è la volontà comune di mettere nero su bianco una programmazione precisa delle attività nei prossimi anni».

Qualcuno teme che, con una programmazione poco orientata agli eventi motoristici, il taglio delle giornate più rumorose e l’aumento delle attività a impatto zero, la gestione dell’Autodromo non sarà più sostenibile economicamente. E dunque si rischierebbe addirittura la chiusura dell’impianto.  «E’ offensivo anche solo pensarlo…».