Autodromo, 70mila in delirio per Cremonini "Imola, stanotte sei tu la mia stella del futuro"

Il cantautore entra in giacca dorata scintillante e sale sulla passerella mobile, poi si rivolge al pubblico: "Voglio guardarvi negli occhi"

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Enrico

Agnessi

Ave, Cesare! Cremonini conquista l’Autodromo come solo Vasco Rossi, tra gli artisti nostrani, era riuscito a fare prima di lui. Mettendo da parte i fasti dell’Heineken Jammin’ Festival a cavallo tra la fine degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila, lo show iper-pop tutto italiano visto ieri sera all’Enzo e Dino Ferrari è in grado di competere per produzione (video, luci e passerella mobile) e numero di spettatori (70mila) con le grandi performance rock internazionali viste negli ultimi anni in riva al Santerno.

Gioca in casa il cantautore bolognese. E ricambia l’abbraccio dei fan, arrivati in riva al Santerno fin dalla mattinata provenienti da tutta Italia, con due ore e mezza di concerto-spettacolo che ripercorrono più di vent’anni di carriera: da Squérez, l’album dell’esordio di successo con i Lunapop (anno 1999) all’ultima fatica, uscita quest’anno, la Ragazza del futuro, il settimo disco in studio di Cremomini.

Ed è proprio con il singolo la Ragazza del futuro che alle 21.35 si apre lo show. Dopo una intro del violinista Davide Rossi, la star emiliana, in giacca dorata scintillante, sale sulla passerella mobile che ruota come un braccio intorno al palco e sulle teste del pubblico che affolla il paddock dell’Autodromo. "Imola stanotte sei tu la mia stella del futuro", è il messaggio.

Ci sono tutti gli amici di Cesare, c’è sua mamma. Arriva anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ricevuto assieme al sindaco Marco Panieri da Cremonini prima dello show. Partono PadreMadre, Il Comico, La nuova stella di Broadway, Chimica, Colibrì. Alle spalle uno schermo enorme che proietta installazioni video.

"Ciao Imola – riprende Cremonini –. Ho bisogno di guardarvi negli occhi in questo bellissimo parterre. Siamo più di 70mila, la mitica Rivazza è pienissima. È una festa meravigliosa. Sono onorato di essere in un luogo storico. E un piccolo pezzo di storia questa notte lo stiamo facendo anche noi. Questo ricordo sarà sempre con me".

Ecco Qualcosa di grande, traccia dell’album con i Lunapop. Della band degli esordi, con lui sul palco c’è il fido bassista Nicola ‘Ballo’ Balestri, presente a dicembre in centro storico per l’accensione delle luminarie natalizie dedicate proprio a una canzone di Cremonini (Mondo) e rimaste lì ancora in questi giorni in vista del grande evento.

Si ricomincia con Buon viaggio, MoonWalk, Vieni a vedere perché, Le sei e Ventisei, la già citata Mondo, Logico, Greygoose. Quindi il momento forse più emozionante del concerto, il duetto virtuale con Lucio Dalla: ‘Stella di mare’. I brividi lasciano posto alla musica elettronica con Lost in the Weekend. Cremonini balla, canta e si diverte. E il pubblico con lui.

Letteralmente fuoco e fiamme sulle note di Ciao, con il pianoforte avvolto da un rogo scenografico. Poi parte 50 Special, che sull’Autodromo ebbro di gioia ha lo stesso effetto di quando Vasco, a fine maggio, aveva rievocato la sua Rewind: un oceano di gente che salta all’unisono. Marmellata#25 a Imola ha un sapore particolare: “Ah, da quando Senna non corre più...”, cantata qui da uno che in quel maledetto Primo maggio era presente in Autodromo si porta dietro un carico di emozioni semplicemente impossibile da provare altrove. Poetica, Nessuno vuole essere Robin e Al telefono sono il preludio a un finale romantico suggellato da Un giorno migliore, altra hit dei tempi dei Lunapop. Per l’Autodromo reduce dal ritorno del Gran premio di Formula 1 a porte aperte e dagli show di Vasco e dei Pearl Jam è però difficile immaginare un domani più splendente di così.