Autodromo Imola, i commissari di gara. "Ok al calendario lungo"

I marshal: "Va bene la proposta con il maggior numero di giornate in autodromo"

Foto di gruppo per il Marshal’s team

Foto di gruppo per il Marshal’s team

Imola, 15 marzo 2019 – Toccasse a loro decidere, i marshal non avrebbero dubbi: «Avanti con il calendario da 139 giornate». Per questo motivo, le mitiche divise arancioni dell’Autodromo, per bocca del loro presidente Marcello Contavalli, chiedono alla Giunta di non tentennare. E di dare il via libera al piano delle attività in pista 2019 già approvato da Con.Ami.

Detto che, in questa partita, un peso rilevante ce l’hanno anche Arpae e Ausl, i soci del Marshal’s team si dichiarano nel frattempo «contenti e moderatamente ottimisti», dopo l’incontro di martedì in Comune; quello che, grazie anche alla mediazione della Federmoto, ha sancito la tregua tra Giunta e Formula Imola. Un summit «basato sul dialogo costruttivo», osserva oggi Contavalli, e «volto al rilancio del nostro splendido Autodromo nel rispetto dei cittadini». Il tutto, però, «con la consapevolezza che l’unico modo per raggiungere l’obiettivo comune è quello di utilizzare al meglio questa struttura – osserva il presidente del Marshal’s team – che è nata e si è evoluta per ospitare eventi dedicati al motorsport».

In questa ottica, «ben vengano» anche concerti («di cui al momento non abbiamo notizie», è la frecciata di Contavalli), eventi ciclistici e podistici; «ma l’anima dell’Enzo e Dino Ferrari è motoristica a tutti gli effetti», rimarca il numero uno dei marshal. Alla luce di tutto ciò, e tornando alla programmazione delle attività in pista per il 2019, «ci auguriamo che anche l’assessore all’Autodromo, Maurizio Lelli, dia il suo apporto fondamentale – esorta Contavalli – all’approvazione del calendario con la totalità delle giornate di attività proposto da Formula Imola».

Il piano in questione prevede, come ormai noto, una trentina di giornate rumorose in più rispetto alla bozza iniziale bocciata da Con.Ami; una proposta, quella, ritenuta economicamente insostenibile dal Consorzio, in quanto porterebbe Formula Imola a chiudere il 2019 con una perdita di 200mila euro dopo che già il consuntivo 2018 avrà il segno meno. Nel calendario approvato dal Cda di Con.Ami, oltre alle 60 giornate in deroga, ce ne sono invece un’altra trentina a ‘regime speciale’ per la discussa postazione in via dei Colli.

Il nodo, in attesa di capire cosa ne sarà delle barriere antirumore, è proprio questo: piacerà, alle autorità competenti, la deroga per il fonometro 7? E poi, al di là della possibile diversità di vedute tra la sindaca Manuela Sangiorgi (decisa a venire incontro alle istanze di Formuka Imola) e quelle dell’assessore Lelli, come la prenderà il resto del M5s? Sì perché, come ricordato da più parti in questi giorni, il programma pentastellato prevedeva, in materia di rumore prodotto dall’Autodromo, il «ferreo rispetto delle leggi in materia» (appunto massimo 60 deroghe in un anno), nonché la «diminuzione del 10% annuo delle giornate ad alto impatto acustico». Insomma, un bel rebus.