Imola, in Autodromo inizia l’era Roberto Marazzi

Primo giorno di lavoro per il nuovo direttore generale. Raccoglie il testimone da Ricci

Roberto Marazzi (a sinistra) con il presidente di Formula Imola, Uberto Selvatico Estense

Roberto Marazzi (a sinistra) con il presidente di Formula Imola, Uberto Selvatico Estense

Imola, 4 giugno 2018 – Primo giorno di lavoro per Roberto Marazzi, nuovo direttore generale dell’Autodromo. Marazzi è nato a Roma il 10 settembre 1951. Laureato in Scienze Politiche all’Università La Sapienza, vanta una lunga esperienza nell’ambito del Motorsport e dell’organizzazione di grandi eventi. Dal 1985 al 1990 è stato direttore relazioni esterne della Flammini Racing, contribuendo al lancio del campionato del mondo Sbk, all’organizzazione di gare del Motomondiale, e gestendo il Campionato italiano F3. Nel 1991 ha ricoperto il ruolo di direttore generale della Segea Nord, società del Gruppo Fininvest, quindi, dal 1992 al 2002, quello di ad delle Edizioni Cioè, azienda leader nel settore editoriale per giovani. Sempre nel 2002, e fino al 2007, è stato direttore marketing – editoriale della Conti editore, organizzando eventi di grande successo come Auto Kit Show e Motolandia. Per un anno ha esercitato le funzioni di direttore commerciale dell’Autodromo di Adria. Dal 2008, fino al 2013, c’è stato il ritorno al Flammini Group, direttore del Campionato italiano e internazionale Superstars. Dal 2014 ha rivestito il ruolo di consulente per l’Ufficio sportivo Aci, promuovendo e organizzando i Campionati Italiani di velocità. Grande appassionato di quattro ruote, ha al suo attivo anche un curriculum sportivo dove spiccano la vittoria alla 6 Ore di Vallelunga del mondiale marche e il titolo di Campione Italiano CIVT classe N3. Succede a Pier Giovanni Ricci. Nei giorni scorsi, in un’intervista al Carlino, Marazzi ha avuto modo di esporre i suoi piani in vista del 2019 tra musica ("Lavoriamo a due grandi concerti"), eventi motoristici e nuove idee come un festival cinematografico e un appuntamento dedicato alla danza.