
Il presidente uscente di Formula Imola, Gian Carlo Minardi
Imola (Bologna), 27 maggio 2025 – Cambio al vertice di Formula Imola. Il presidente Gian Carlo Minardi, da inizio 2021 alla guida della società che gestisce l’attività dell’Autodromo, è pronto a cedere il testimone dopo aver rassegnato le proprie dimissioni. L'annuncio ufficiale arriverà a breve, così come a stretto giro di posta ci sarà la nomina del successore di Minardi: la volontà di Con.Ami (socio unico di Formula Imola) e del Comune è infatti quella di evitare vuoti di potere (anche se resta saldo al proprio posto il direttore generale del circuito, Pietro Benvenuti) in vista della seconda parte di stagione dell’Enzo e Dino Ferrari. Si parla anche di un possibile snellimento della governance di Formula Imola, con l’azzeramento del Consiglio di amministrazione. Al successore di Minardi dovrebbe infatti essere attribuito l’incarico di amministratore unico. Per individuarlo, si lavora evidentemente a un profilo di alto livello, così come lo era quello di Minardi e, prima di lui, di Uberto Selvatico Estense. A differenza del suo predecessore, il nuovo timoniere di Formula Imola potrebbe però non essere legato al mondo dei motori e delle corse automobilistiche. Per Minardi, invece, un cerchio che si chiude, dopo 40 anni esatti: nel 1985, con la scuderia che portava il suo nome, il primo Gran premio di Formula 1 e l’ingresso in quel Circus nel quale sarebbe rimasto fino al 2005. Oggi, con il Mondiale che dopo la gara-record della scorsa settimana rischia di rimanere lontano dal Santerno almeno per un po’, la separazione. Un passo indietro che, a quanto risulta, non nasconderebbe particolari attriti né con l’amministrazione comunale né con il Con.Ami. Alla base della decisione di Minardi, che compirà 78 anni il prossimo settembre, ci sarebbe infatti unicamente la volontà di farsi da parte, dopo un periodo particolarmente intenso per l’Enzo e Dino Ferrari. Del resto, già lo scorso giugno, al momento del rinnovo del Consiglio di amministrazione di Formula Imola, la conferma di Minardi era stata a lungo in dubbio; proprio perché il diretto interessato non era certo di accettare l’incarico. E già in quella fase si era parlato di un possibile mandato breve. Il presidente uscente di Formula Imola, che ormai da diversi anni all’Enzo e Dino Ferrari organizza il Minardi day dedicato proprio all’epopea del team faentino e del Circus che fu, era stato nominato alla guida della Spa pubblica a dicembre 2020, per poi entrare in carica dal successivo 1° gennaio assieme ai consiglieri Susanna Caroli, Aldo Costa, Augusto Machirelli e Valeria Vignali (tutti confermati poco meno di un anno fa con un compenso lordo annuo di 6mila euro, azzerato però per Minardi e Machirelli in quanto entrambi in quiescenza). Il mandato di Minardi è stato caratterizzato dalla permanenza, ottenuta grazie al gioco di squadra che ha coinvolto Governo, Aci, Regione e Con.Ami, della Formula 1 tornata sul Santerno nel 2020 (in quel caso grazie a una felice intuizione di Selvatico Estense). Un periodo particolarmente positivo per l’Autodromo e per la società che ne gestisce l’attività, che grazie al Circus (e alle spalle larghe del Consorzio dei 23 Comuni) ha visto lievitare i fatturati e inanellare diversi bilanci positivi dopo alcuni pesanti segni meno. Ora per Formula Imola si apre una ulteriore fase, sempre d’intesa con il Con.Ami, attraverso la quale bisognerà garantire la piena sostenibilità (economica e ambientale) dell’Autodromo puntando da un lato sulla polifunzionalità e dall’altro sui grandi eventi.