ENRICO AGNESSI
Cronaca

Autodromo, prima multa per il rumore

Prima sanzione del 2025: risale al 23 gennaio e in pista c’erano tre piloti. Il report è diffuso da Arpae. La cifra dovrebbe aggirarsi intorno ai mille euro

Autodromo: prima multa del 2025 per il rumore

Autodromo: prima multa del 2025 per il rumore

Imola, 5 luglio 2025 – Le monoposto di Formula 1, nello specifico Racing Bulls e Sauber, hanno fatto troppo rumore durante i loro ultimi test invernali a Imola. E dunque, dal momento che gli sforamenti ai limiti di decibel consentiti si sono riscontrati in giornate non in deroga alla normativa, per l’Autodromo è scattata la prima multa del 2025.

È di nuovo tempo di sanzioni all’Enzo e Dino Ferrari. Il report diffuso da Arpae parla chiaro: lo scorso 23 gennaio, quando in pista c’erano Isack Hadjar (Racing Bulls), Nico Hulkenberg e Gabriel Bortoleto (Sauber), il fonometro alla Rivazza ha registrato un superamento del limite medio giornaliero e di quello orario nella fascia 10-11 (rispettivamente 70,5 e 74 decibel contro i 70 consentiti).

Per questo motivo, secondo consolidata prassi, l’Agenzia prevenzione ambiente ed energia dell’Emilia-Romagna ha chiesto al Comune di “procedere per quanto di competenza relativamente alle sanzioni previste”. In pratica, multa della polizia locale. La sanzione dovrebbe attestarsi sui mille euro. Chi paga? Formula Imola, società di gestione dell’attività del circuito, partecipata al 100% da Con.Ami, che a sua volta ha nel Municipio il proprio socio maggioritario con il 65% delle quote. E così, come spesso fa notare qualche consigliere comunale di opposizione, il Municipio multa se stesso. Ammesso che, come accaduto in passato quando Formula Imola decise di impugnare alcune sanzioni ritenendole non giuste, non decida di fare ricorso contro se stesso. Hadjar, Hulkenberg e Bortoleto sono comunque in ottima compagnia. A ottobre 2022 fu il campione del mondo Max Verstappen, allora fresco vincitore del suo secondo titolo iridato, a fare troppo rumore durante alcune riprese video sul tracciato imolese al volante di un bolide di molti anni prima.

Tornando al presente, va detto che la situazione sforamenti a Imola non è neanche paragonabile a quella (ben più caotica) di qualche lustro fa. La polizia locale ha emesso cinque verbali nel 2023, due nel 2024 (per infrazioni commesse l’anno precedente) e altrettanti all’inizio di quest’anno (ma relativi a sforamenti del 2024). E nel 2025, al di là della multa di gennaio, Arpae non ha rilevato ulteriori sforamenti nei primi quattro mesi (quando però l’attività del circuito è molto limitata).

Detto che per i grandi eventi Formula Imola sfrutta le deroghe concesse dalla normativa, resta da capire cosa è accaduto a livello di decibel in occasione degli ultimi test della F1 a giugno, con vari team impegnati in riva al Santerno. Fin troppo facile, invece, pronosticare che a luglio i tecnici di Arpae dovranno fare di nuovo i conti con le interferenze delle cicale. Più volte, negli ultimi anni, il fastidioso insetto ha mandato in tilt i fonometri in estate; invalidandone i dati raccolti.

Oggi Formula Imola può contare su 37 giornate in deroga al rumore. E sarà così anche in futuro. Nonostante l’assenza della F1, non si tornerà infatti alle 60 del passato. Il motivo è la presenza in calendario di un evento di caratura mondiale, e ritenuto dunque molto impattante, come il Wec. Certo, il rapporto tra la società di gestione dell’attività del circuito e i residenti del comitato Autodromo resta complicato. Questi ultimi contestano infatti la validità di una rete di monitoraggio ritenuta non in grado di valutare efficacemente il rumore prodotto dal circuito a causa della collocazione (errata, secondo loro) di almeno uno degli attuali fonometri.