Autovelox a Imola, ne arrivano altri 4: la mappa

Il consigliere Carapia (Lega): "Evitare che diventino strumenti per fare cassa"

Imola, 22 novembre 2022 - Il piano per installare lungo le vie Lughese e Montanara quattro nuovi autovelox, due per ciascun senso di marcia, fa un deciso passo in avanti. Il progetto lanciato nel 2019 dalla Giunta guidata all’epoca dal M5s, ma che da allora non si è mai concretizzato, viene oggi accompagnato dall’individuazione da parte del Comune dei punti esatti nei quali installare gli strumenti per sanzionare quanti superano i limiti di velocità previsti. Come da comunicazione inviata dal Circondario alla Prefettura di Bologna si tratta, per quanto riguarda la strada provinciale Lughese, del chilometro 0+600 in direzione Imola e del chilometro 1+850 direzione Mordano. Quanto alla Montanara, altra strada provinciale, i due punti individuati per l’installazione degli autovelox sono il chilometro 34+070 direzione Imola e il chilometro 5+700 in direzione Linaro.

In arrivo quattro nuovi autovelox
In arrivo quattro nuovi autovelox

Le due strade, entrambe con il limite di velocità fissato a 70 chilometri orari, sono da tempo nel mirino delle amministrazioni comunali. Per quanto riguarda la Lughese, in particolare, dove almeno sulla carta esiste già un autovelox di quelli arancioni, di quelli cioè che possono essere attivati solo in presenza degli agenti della Polizia municipale, la fotografia scattata nel 2019 da Area Blu parlava di "punte di velocità fino a 150 chilometri all’ora". Scenario simile per la Montanara. Il limite precedente era di 90 km orari, poi abbassato a 70 km orari visto l’alto tasso di incidentalità che rimane superiore rispetto al resto delle arterie stradali. Cosa succede ora? In attesa di redigere a breve il proprio Piano integrato metropolitano della Sicurezza stradale, la Città metropolitana si appresta a mettere a punto un documento pre-istruttorio con l’elenco e l’analisi delle strade a maggiore criticità da sottoporre, tramite appunto la dislocazione di autovelox, a costante vigilanza.

"Non vorremmo che queste nuove installazioni assumessero più una funzione punitiva e lucrativa rispetto a quella di sicurezza – è il sospetto di Simone Carapia , consigliere comunale e metropolitano della Lega –. I tecnici della Città metropolitana, estremamente qualificati in materia, fisseranno i limiti attenendosi alle norme nazionali e terranno conto di svariati parametri, ma questi autovelox salteranno fuori come funghi e il sospetto viene". E il motivo è presto detto. "Le casse comunali sono sempre più in difficoltà – osserva l’esponente del Carroccio –. Per non parlare poi della Città metropolitana, ente di secondo grado che non è né carne né pesce e perennemente in crisi con i conti". In poche parole: "La sicurezza nella mobilità deve essere una priorità – concede Carapia –, Ma perché allora ci si è svegliati così tardi, visto che di queste nuove installazioni se ne parla dal 2019? È un problema di sicurezza o di risorse? Siamo pienamente consapevoli che i limiti di velocità vadano rispettati, ma la sicurezza stradale non può essere sbandierata solo quando si tratta di autovelox e multe".

E qui si apre il discorso relativo alle condizioni delle strade, in molti casi bisognose di riasfaltature. "Basta farsi in giro sul territorio provinciale per vedere come siano del tutto prive di investimenti e manutenzione – protesta Carapia –. Eppure vogliono farci credere che gli autovelox vengono messi per garantire la nostra sicurezza. I cittadini sono trattati come limoni, spremuti per fare cassa e non devono diventare il bancomat delle amministrazioni comunali e della Città metropolitana con la foglia di fico della sicurezza".