Baby gang in Riviera, giovane imolese nei guai

Il ragazzo, di origine nordafricana, è accusato di aver rapinato due turisti di 130 euro e un berretto. Per lui è scattato il foglio di via

Migration

C’è anche un giovane imolese di origine nordafricana, autore di una rapina di gruppo messa a segno ai danni di due turisti la scorsa estate a Riccione, tra i 22 destinatari di altrettanti fogli di via emessi in questi giorni dal questore di Rimini. La messa al bando con relativo ordine di rimpatrio nei comuni di residenza riguarda ragazzi arrestati o denunciati quest’estate, per rapina e furti aggravati, nel corso dei servizi predisposti da Arma dei carabinieri e Questura contro le ‘baby gang’ sulla Riviera romagnola.

Si tratta di ragazzi al massimo ventenni, di origine magrebina, nessuna ragazza tra loro, che non potranno tornare nei comuni costieri del Riminese per i prossimi tre anni. Se identificati dalle forze dell’ordine in Riviera verranno denunciati per inosservanza della disposizione dell’autorità. Dei 22 provvedimenti, almeno 15 sono stati adottati su segnalazione dei carabinieri di Riccione, il rimanente in seguito ad indagini della squadra mobile della Questura.

Tra gli episodi più gravi, c’è appunto la rapina di gruppo che ha visto tra i suoi autori anche il ragazzo imolese commessa il 24 agosto sul lungomare di Riccione. Qui un gruppo di cinque ragazzi nordafricani aveva circondato due giovanissimi turisti per rapinarli di 130 euro e di un berretto. Per tutti e cinque è quindi scattato oltre che l’arresto da parte dei carabinieri anche il foglio di via del Questore e ritorno nei comuni di residenza, Reggio Emilia, Forlì e appunto Imola. Infine, tra i 15 segnalati dai militari anche due 19enni già arrestati nell’estate 2021 e già colpiti da foglio di via l’anno scorso. Al termine delle indagini, in sinergia e collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, è stata avviata l’attività istruttoria dalla divisione anticrimine della Questura di Rimini.

Il fenomeno delle baby gang è ormai da tempo tristemente noto anche in città. Ma è ovviamente nei comuni più grandi e affollati, come appunto i territori della Riviera romagnola in estate, che rischia di proliferare.

"Quello del foglio di via è un importantissimo strumento di prevenzione che ci consente di intervenire nei casi di persone che si sono già rese responsabili di reati sul nostro territorio – spiega il questore di Rimini, Rosanna Lavezzaro –. Quello delle baby gang è un fenomeno complesso che richiede strategie di intervento strutturate: in questo modo abbiamo però voluto mandare un segnale inequivocabile per quanto riguarda il tema della sicurezza. Un ringraziamento doveroso va al personale dei carabinieri, in special modo i militari della compagnia di Rimini, e a tutti gli agenti della questura che con il loro lavoro investigativo hanno permesso l’identificazione e successivamente l’arresto o la denuncia delle persone colpite da provvedimento".