Banda musicale, duecento di questi anni

Uno dei simboli della città taglia il traguardo del doppio secolo di vita. Il sindaco Panieri: "Forte punto di collegamento per gli imolesi"

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Duecento anni. E farli sentire a tutti. La banda musicale della città, la più antica associazione di volontariato di Imola, taglia nel 2022 il traguardo del doppio secolo di vita. È nata infatti a maggio del 1822, quando 24 giovani musicisti chiesero al Comune di formare una banda civica militare. La municipalità acconsentì, purché il nuovo complesso si inserisse nel corpo filarmonico da poco istituito a Imola e dipendesse dallo stesso maestro. Così il prossimo 14 maggio, un sabato, si terrà al teatro comunale Ebe Stignani l’evento principale delle celebrazioni per un bicentenario che vedrà altri appuntamenti organizzati nel corso dell’anno.

Durante la serata del 14 maggio allo Stignani, dedicata appunto alla storia di uno dei simboli più illustri della città, saranno premiati i vincitori del concorso internazionale di composizione indetto nei mesi scorsi dalla banda musicale imolese. Due le categorie previste: ‘Opera originale per orchestra di fiati’ e ‘Marcia’. I brani musicali sono stati composti sull’organico della filarmonica imolese.

L’esito del concorso internazionale, vinto dall’opera ‘I have dream’ del pugliese Angelo Palmisano e dal brano ‘Non vi è sosta se non sulla cima’ del siciliano Antonio Paolo Grioli, è stato anticipato ieri in Comune. C’erano il sindaco Marco Panieri, il presidente della banda musicale, Franco Camaggi, e il direttore della filarmonica imolese, Gian Paolo Luppi. Presenti anche i rappresentanti della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e della Fondazione Istituzioni Riunite, da sempre grandi sostenitori del complesso musicale cittadino.

"Quella della banda è una storia importante per l’intero territorio – ricorda il sindaco Panieri –. Rappresenta un punto di collegamento molto forte per Imola: un riferimento sempre presente nella vita pubblica della città, nonché un’istituzione legata in maniera indissolubile al Comune, al quale auguro di raggiungere tanti altri traguardi in futuro".

Da parte sua, il presidente Camaggi, che negli anni scorsi ha raccolto il testimone dall’indimenticato maestro Tonino Caranti, scomparso a marzo 2021, sottolinea oggi come all’interno della banda ci siano "interi nuclei composti da genitori e figli. Ecco perché – aggiunge – ci sentiamo davvero una grande famiglia".

Al concorso indetto nel 2021 dalla banda musicale hanno partecipato ventidue compositori, provenienti da Italia, Olanda, Giappone e Stati Uniti, che hanno presentato in totale 31 brani (venti opere originali e undici marce). "Mai ci saremmo aspettati che arrivassero tanti pezzi da tutto il mondo", ammette in conferenza stampa il direttore Luppi. E pensando alle drammatiche vicende di un’attualità tutta stonata conclude: "Speriamo che almeno la musica e la cultura ci aiutino a sentirci sempre uniti".