"Bentornata, Imola. E non lasciamoci più"

Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: "Vogliamo rimanere nel calendario mondiale in maniera fissa"

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Bentornata Imola. Con la voglia di non lasciarci mai più. Nello scorso novembre, il ritorno all’Autodromo ‘Enzo e Dino Ferrari’ era stato come un primo abbraccio dopo tanti, troppi, anni di lontananza. Oggi il nostro impegno è quello di riportare il Gran Premio nella posizione che merita: stabile, fissa, all’interno del calendario del Mondiale di Formula Uno.

Il circuito di Imola rappresenta la storia di questo sport. Un grande giornalista come Leo Turrini lo ha chiamato ‘il palcoscenico che ha alimentato il mito dell’automobilismo’. Qui hanno trionfato campioni straordinari. Nomi mitici come Nelson Piquet, Alain Prost, l’indimenticato Ayrton Senna, Michael Schumacher. L’anno scorso, Lewis Hamilton ha definito Imola “una località bellissima, una pista senza uguali altrove”.

Qui si respira un’aria speciale. Da sola, però, non basta. Serviva un lavoro comune per riportare l’Autodromo e la città al ruolo di protagonisti. Ringrazio tutti coloro che l’hanno reso possibile. Le istituzioni, il Comune, gli sponsor. E il Ministero agli Affari Esteri, in particolare il ministro Luigi Di Maio e il sottosegretario Manlio Di Stefano, per aver condiviso con la Regione questo sogno. Abbiamo deciso insieme di intitolare la corsa ‘Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna’. E’ la prima volta che accade. Perché? Semplice, il Made in Italy è il miglior biglietto da visita che il nostro Paese può mettere sul tavolo nel contesto internazionale, non appena questa pandemia sarà definitivamente alle spalle e finalmente cominceremo a parlare di ripartenza dell’economia. E Imola ne rappresenta una vetrina straordinaria. Come in generale tutto lo sport, che oltre a regalare emozioni agli appassionati e a promuovere valori sani come la competizione e il rispetto per gli avversari, è anche un eccezionale motore di promozione territoriale.

Per questo In Emilia-Romagna stiamo lavorando da più di un anno a un calendario di eventi sportivi senza precedenti: solo Imola l’anno scorso, oltre al Gp, ha ospitato anche i Mondiali di Ciclismo su strada, che hanno ricevuto complimenti unanimi, a Misano tornerà la MotoGp, dopo la doppia gara del 2020, Sassuolo vedrà la finale di Coppa Italia a maggio (dopo la Supercoppa di gennaio), Parma l’Atp 250 di tennis, Cervia l’Ironman. E ancora, il Giro d’Italia farà tappa 4 volte in Emilia-Romagna, mentre continuiamo a lavorare concretamente perché si avveri il sogno della partenza del Tour de France dalla nostra terra: sarebbe un evento inedito, visto che mai la corsa ciclistica più importante al mondo è partita dall’Italia.

L’Emilia-Romagna si conferma sempre di più la vera e unica Motor Valley mondiale. In pochi chilometri qui hanno sede marchi straordinari: nomi come Ferrari, Ducati, Lamborghini, Maserati, Pagani, Dallara, Haas, AlphaTauri e tantissimi altri, che non hanno bisogno di presentazioni. Qui abbiamo dato vita a Muner, La Motorvehicle university of Emilia-Romagna, la prima università internazionale dedicata ai motori al mondo, che sta formando ragazzi preparatissimi e ricercatissimi da tutte le grandi aziende nazionali e internazionali del settore. Giovani, italiani e da ogni Paese, che formiamo qui e che vogliamo che qui rimangano. Facciamo innovazione, studiamo le tecnologie, costruiamo il futuro: il colosso cinese Faw e gli americani Silk-Ew non a caso hanno scelto l’Emilia-Romagna per un investimento da oltre un miliardo di euro sull’auto elettrica di alta gamma e prestazioni.

Competenza, ricerca, passione, entusiasmo. Sono le caratteristiche di noi emiliano-romagnoli, gente che non si abbatte davanti alle difficoltà, ma si rimbocca le maniche e sa bene che dai momenti difficili si esce solo lavorando insieme. Uno a fianco all’altro.

Buon Gran Premio a tutti.