Imola, 6 ottobre 2023 – Rivoluzione nella mobilità cittadina. Le vecchie bici arancioni disponibili in prossimità dal centro storico, che ormai da tempo facevano sempre più fatica a nascondere gli effetti del trascorrere inesorabile degli anni e dei tanti chilometri macinati, vanno finalmente in pensione.
Al loro posto, il Comune ha deciso di puntare sulle nuove RideMovi, lanciate in città a fine 2020 e la cui flotta è stata appena potenziata. Il passaggio definitivo al servizio di bike sharing a flusso libero (si può iniziare e concludere il viaggio in uno dei tanti punti dell’area di operatività del servizio sparsi in giro per la città) avverrà ufficialmente dal 1° novembre. Lo ha annunciato ieri il Municipio.
Il sistema ‘C’entro in bici’ (quello appunto delle biciclette arancioni) sarà infatti sospeso il 31 ottobre. E tutte le biciclette (132) e le relative postazioni (15 in diversi luoghi della città, posizionate in prossimità di parcheggi pubblici e scambiatori) verranno rimosse. Gli utenti che attualmente utilizzano il servizio potranno recarsi nel nuovo front office di Area Blu (sotto la Galleria del Centro cittadino) per riconsegnare la chiave utilizzata (in questi anni ne sono state distribuite migliaia) e ricevere indietro la cauzione versata al momento del ritiro. Assieme alle bici arancioni, viene accantonato definitivamente anche il sistema ‘Mi muovo’ (39 mezzi tra bici tradizionali ed elettriche di colore bianco e verde), le cui rastrelliere (dieci in tutto) sono state rimosse già da qualche settimana.
Attivato in città nel dicembre del 2020, il servizio di bike sharing a flusso libero RideMovi a Imola si è arricchito, dallo scorso mese di maggio, di nuove biciclette. Sono infatti disponibili cento e-bike (mezzi a pedalata assistita da un motore elettrico) e cinquanta biciclette muscolari ‘tradizionali’.
È Area Blu ad occuparsi, per conto del Comune, della manutenzione ordinaria dei mezzi, della ricarica delle e-bike e del loro eventuale recupero e riposizionamento. Questo, fanno sapere dal Municipio, secondo un’apposita procedura e metodologia che permette di "garantire adeguata copertura dei mezzi su tutto il territorio in cui il servizio opera e facendo in modo che risultino disponibili ove c’è maggiore domanda". Il tutto confidando che, con il passare del tempo, i casi di mezzi danneggiati o abbandonati in giro per la città (pratica tristemente nota anche lontano dalle rive del Santerno) diventino solo un lontano ricordo.
"Dopo un periodo sperimentale che ci ha permesso di verificare i dati di utilizzo del nuovo servizio rispetto ai sistemi precedenti, abbiamo scelto di consolidare il bike sharing a flusso libero – spiega Elisa Spada, assessora all’Ambiente e alla Mobilità sostenibile –. La modalità a flusso libero e lo sblocco con l’app, scaricabile da tutti in pochi minuti, ha reso più accessibile le biciclette che, dati alla mano, sono utilizzate da molte più persone".
Nelle parole dell’assessora Spada, il servizio si inserisce in una "visione più ampia di sviluppo di intermodalità del trasporto pubblico treno-autobus-bici che nel nostro comune è particolarmente favorito da una rete capillare di piste ciclabili, che consente di raggiungere ogni parte della città. Insieme ad Area Blu – conclude la titolare delle deleghe all’Ambiente e alla Mobilità sostenibile nella Giunta del sindaco Marco Panieri –, stiamo verificando la modalità con la quale dare una seconda vita alle bici arancioni, che vorremmo rendere disponibili ad associazioni attraverso un bando".