Blocco auto Imola febbraio, da martedì 19 a giovedì 21 stop agli Euro 4

La città subisce il provvedimento bolognese. "Dobbiamo adeguarci"

L'assessore Longhi

imola CONFERENZA STAMPA SINDACA E FORZE DELL'ORDINE PER PORTALE OGGETTI SMARRITI L'ASSESSORE LONGHI SPIEGA IL PROGETTO

Imola, 19 febbraio 2019 - La qualità dell'aria in città rimane accettabile, ma anche qui scattano i blocchi al traffico voluti da Regione. I dati, pubblicati sul sito dell’Arpae, parlano chiaro: il superamento continuativo per tre giorni consecutivi dei limiti delle polveri sottili, rilevato a Bologna, non riguarda Imola. In riva al Santerno, infatti, gli sforamenti ai 50 microgrammi di pm10 per metro cubo sono stati – dall’8 al 17 febbraio – soltanto due; mentre nelle altre giornate si è rimasti – con quote diverse – sotto la soglia di guardia. Ma dal momento che, quando si parla di inquinamento.... servono politiche di ampio respiro, scattano le limitazioni al traffico.

Per questo motivo, come previsto appunto dagli accordi regionali, da oggi a giovedì 21 febbraio compreso, a Bologna, Imola e nei dieci comuni dell’agglomerato entrano in vigore le misure emergenziali per abbassare i livelli di inquinamento che ora, a differenza del passato, scattano già dopo tre giorni di sforamento delle polveri sottili.

Nella fascia oraria 8.30-18.30, il blocco della circolazione è esteso a tutti i veicoli (auto e commerciali) diesel euro 4, oltre ai diesel euro 0-1-2-3 e ai benzina euro 0 e 1, già interessati dalle limitazioni previste dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche (l’ultima due giorni fa).

«L’ordinanza purtroppo deve essere fatta – allarga le braccia l’assessore Andrea Longhi, che ha le deleghe all’Ambiente e alla Polizia municipale –. Non faremo controlli appositi, ma li porteremo avanti in coordinamento con quelli alla normale circolazione stradale».

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Sugli effetti del provvedimento, anche il suo predecessore, Maurizio Lelli, si era mostrato a dir poco perplesso.

«Cambiarlo? Non credo che avremo la possibilità di incidere più di tanto – ammette oggi Longhi –. Al momento, ci adeguiamo. Poi a fine marzo, quando il provvedimento non sarà più in vigore, vedremo se si potrà fare un ragionamento su questo punto. Per ora non è il caso di adottare comportamenti diversi: le regole del gioco vanno rispettate».

Nel frattempo, oltre alle limitazioni sulla circolazione dei veicoli, l’adozione delle misure emergenziali comporta: il divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione emissiva minore di 3 stelle o 4 stelle; l’abbassamento del riscaldamento fino a un massimo di 19 gradi nelle case e 17° in attività produttive e artigianali (sono esclusi da tale obbligo gli ospedali, case di cura, scuole e luoghi che ospitano attività sportive); divieto di combustione all’aperto; divieto di sosta con motori accesi; divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili.

Le misure emergenziali resteranno in vigore, come detto, fino a giovedì 21 febbraio, giorno in cui l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna eseguirà una nuova verifica con emissione di bollettino. Sono esclusi dalle limitazioni tutti i veicoli elettrici, ibridi, a metano e gpl, o con almeno 3 persone a bordo (car pooling) e i veicoli in deroga. Sono inoltre state individuate deroghe specifiche per alcune tipologie di veicoli e di utenti.

La Città metropolitana ha attivato il servizio di Alert sms e email inviando agli oltre 4mila iscritti l’avviso del blocco.