Bonus affitto, polemica sui ritardi Regione scettica sui tempi dell’Asp

Marchetti (Lega): "Soldi solo ad aprile 2023, le famiglie non possono aspettare tanto" . Corsini: "Non possiamo monitorare l’iter di ogni ente locale. Nel resto dell’Emilia-Romagna non è così"

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È ancora polemica sul bonus affitto.

I ritardi che rischiano di accompagnare la distribuzione del milione di euro a disposizione dell’Asp per il circondario, in particolare, sono ormai un caso.

Il leghista Daniele Marchetti ha portato il tema in Regione, visto che è l’ente di viale Aldo Moro a ripartire le risorse ai vari territori emiliano-romagnoli.

Nel dettaglio l’esponente del Carroccio ha puntato il dito contro la tempistica stilata dall’Azienda servizi alla persona per dare risposta alle oltre duemila famiglie del circondario (600 in più rispetto a un anno fa) in attesa di un contributo per il pagamento del canone di locazione.

L’Asp ha ha infatti precisato che l’istruttoria delle domande si concluderà "entro il prossimo mese di aprile 2023 con l’emissione della graduatoria provvisoria degli ammessi al beneficio".

Una "previsione oltremodo ampia e non riconducibile a un dato medio sul territorio regionale", perfino secondo Andrea Corsini, assessore nella Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini, che ha ricordato come la piattaforma web regionale non consenta di "monitorare sistematicamente e costantemente" l’iter in capo agli enti locali.

E c’è di più: anche se in futuro si arrivasse a un modulo centralizzato per tutta l’Emilia-Romagna, "la velocità dell’istruttoria rimane comunque in campo alla singola amministrazione – ha sottolineato Corsini – in relazione alle risorse di personale disponibili per il completamento dell’operazione".

Parole che non hanno convinto l’imolese Marchetti, che oltre a essere consigliere regionale è anche capogruppo del Carroccio in Comune.

"Alla Regione chiediamo di monitorare e sollecitare i tempi di lavorazione delle domande, anche se spetta ai Comuni procedere alla compilazione delle graduatorie e alla erogazione dei fondi – incalza l’esponente di opposizione –. Il dato di fatto resta che ormai, in un momento così difficile se pensiamo ad esempio al caro bollette, gli emiliano-romagnoli che hanno fatto richiesta del fondo affitti per quest’anno rimarranno a bocca asciutta, nonostante l’annuncio dell’aumento del plafond a disposizione, circa 40 milioni di euro, in gran parte però dovuto a contributi statali dal momento che la quota regionale del 2022 è stata minore di quella stanziata nel 2021".

Intanto i cittadini, con l’inverno ormai alle porte, temono ulteriori aumenti delle bollette di luce e gas che, ancora una volta, finirebbero per ripercuotersi sul costo dei generi di prima necessità. Insomma, la sensazione pè che l’uscita dal tunnel sia ancora molto lontana.

r. c.