
Imola è una meta sempre più apprezzata dai turisti. L’Autodromo. traina
Primi segnali di cambiamento (anche) nel sistema ricettivo imolese. Secondo un trend in atto ormai su vasta scala, e che preoccupa per gli effetti negativi su un mercato immobiliare nel quale crescono sempre di più le difficoltà di trovare alloggi in affitto ‘normale’, crescono i pernottamenti nelle case messe a disposizione dei turisti da parte dei privati e diminuiscono (o comunque non aumentano, a fronte di un quadro generale in crescita) quelli negli hotel tradizionali. È quanto emerge dai dati raccolti dal Comune tramite le dichiarazioni degli operatori del settore collegate al pagamento dell’imposta di soggiorno.
I pernottamenti negli appartamenti turistici sono infatti cresciuti dagli 8.881 del 2023 ai 10.511 del 2024; quelli negli affittacamere dai 3.484 del 2023 ai 5.670 dello scorso anno; quelli nei ‘bed and breakfast’ da 4.581 a 5.323 (ma nei ‘room and breakfast’ sono scesi da 2.966 a 2.249); quelli nelle ‘case vacanze’ da 2.665 a 6.198 (ma nelle ‘case per ferie’ sono calati da 1.310 a 829).
Poi gli alberghi: in questo caso, gli hotel a uno o due stelle tengono, passando dai 3.193 pernottamenti del 2023 ai 3.244 dello scorso anno; mentre registrano segnali di frenata, pur a fronte di numeri evidentemente molto più grandi delle altre tipologie di strutture, quelli a tre stelle (dai 44.840 pernottamenti del 2023 ai a 44.122 del 2024) e a quattro stelle (da 82.611 a 78.045).
Stabili i pernottamenti negli agriturismi (3.194 contro 3.216), mentre il ritorno alla normalità dopo le ondate di maltempo della primavera 2023 riporta i pernottamenti nei camping a quota 1.986 nel 2024 contro i soli 84 di due anni fa.
In virtù dei dati di cui sopra, nel 2024 si è arrivati ai numeri diffusi nelle scorse settimane dal Comune: un’entrata complessiva di 410.250 euro dall’imposta di soggiorno, frutto dell’arrivo di 91.431 ospiti nel corso dei dodici mesi (con picchi nei due trimestri centrali dell’anno) per un totale di 183.137 pernottamenti.
Attenzione però, non tutti hanno pagato la tassa di soggiorno: tra sportivi in ritiro, bambini e ragazzi, invalidi e familiari di pazienti ricoverati e varie altre categorie, le tabelle del Municipio hanno infatti certificato la presenza di 20mila pernottamenti esenti dal versamento solo nel 2024. In altre parole, l’imposta di soggiorno è stata pagata da 86.783 ospiti per un totale di 162.963 pernottamenti e una permanenza media nelle strutture ricettive del territorio di 1,88 giorni.
Nel 2023, anno dell’alluvione e senza Gran premio di Formula 1, il numero degli ospiti in città era stato perfino più alto (91.820 contro 91.431), ma i pernottamenti complessivi si erano fermati a 168.766 contro i 183.137 dello scorso anno. Per quanto riguarda le entrate, sempre considerato che ci sono le categorie escluse dal pagamento e che dal 1° aprile di quell’anno scattò l’aumento dell’imposta di soggiorno, il gettito per le casse comunali era stato di 376.537 euro nel 2023 (contro i 237mila euro del 2019, a fronte di un aumento delle strutture ricettive da 95 a 216 nell’ultimo lustro).
La diffusione dei dati provvisori sui pernottamenti aveva provocato, nei mesi scorsi, qualche tensione tra Regione, Comune e operatori. Solo dopo alcune verifiche portate avanti dal Municipio, e la sollecitazione alle strutture non rispondenti per la trasmissione dei dati (ne mancano all’appello ancora una cinquantina), le statistiche hanno rilevato un aumento delle presenze sul territorio nel 2024 rispetto al 2023.