GABRIELE TASSI
Cronaca

Brini, il rogo brucia ancora. Al vaglio le telecamere: "Tenere chiuse le finestre"

Il circuito di sorveglianza potrebbe far luce sulle cause dell’incendio nella Bassa. Ordinanza dei comuni di Imola e Mordano nell’area di un chilometro dal capannone.

+I vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento del deposito contenente circa 800 balle di fieno

+I vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento del deposito contenente circa 800 balle di fieno

Si teme possa bruciare per giorni. Ottocento balle di fieno, divorate dalle fiamme e con loro un capannone gigantesco della ditta Brini di via Colombarone, lungo un centinaio di metri. Un inferno di fuoco, andato in scena venerdì nelle campagne fra Imola e Mordano e che ancora ieri faceva sentire i suoi strascichi. Un po’ perché ha continuato a impegnare i vigili del fuoco Imolesi e non solo nelle operazioni di contenimento e spegnimento delle fiamme. Un po’ perché ha visto i comuni di Mordano e Imola (parte del territorio interessato riguarda anche la città), emettere un’ordinanza. "A scopo precauzionale – recitano le note dei due municipi – , dopo ulteriori valutazioni da parte di Ausl e Arpae, in un raggio di 1 km dal luogo interessato dall’incendio, si raccomanda ai cittadini di chiudere porte e finestre, evitare attività all’aperto, non stendere biancheria all’esterno. E’ vietato inoltre "il pascolo di animali da cortile". I comuni di Mordano e Imola si raccomandano inoltre di "non usare foraggi/cereali raccolti in zona e lavare con attenzione frutta e verdura prima del consumo".

Scelta precauzionale, dal momento che – salvo qualche mezzo a motore, intaccato inizialmente –, nell’incendio dovrebbe essere andato in fumo quasi esclusivamente fieno (la ditta Brini si occupa del commercio di sementi e alimenti per bestiame). Nel frattempo i carabinieri agli ordini del maggiore Domenico Lavigna passano al setaccio le telecamere di sorveglianza. L’obiettivo? Cercare i capire cosa possa aver dato origine al rogo spaventoso, fortunatamente senza feriti. Si esclude per il momento l’ipotesi dolosa.

Gabriele Tassi