Sono partiti in treno dalla stazione di Imola, alcuni giorni fa, i 20 giovani del territorio che partecipano a ‘E!State Liberi’. Destinazione? San Vito dei Normanni, nella provincia di Brindisi, dove si svolge il campo promosso e sostenuto grazie al contributo del Nuovo Circondario Imolese con il coordinamento del presidio locale e della sezione felsinea di Libera. Una pattuglia di ragazzi di età compresa tra i 15 e i 28 anni, tutti residenti in area circondariale, che prendono parte all’esperienza a fronte di un simbolico gettone di partecipazione di pochi euro. Il progetto, che si avvale della collaborazione di Officina Immaginata per l’accompagnamento educativo, proseguirà fino all’11 agosto alla cooperativa sociale ‘Qualcosa di diverso’ in un bene confiscato alla mafia della zona.
La realtà multiculturale e intergenerazionale, infatti, ha elaborato un modello organizzativo orizzontale senza padroni per valorizzare vocazioni, attitudini, intenzioni e favorire l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Ma si occupa anche di promuovere progetti di sviluppo locale. Tra questi, dal 2017, il percorso per trasformare 50 ettari di terre confiscate alla criminalità organizzata in un’azienda agricola, ecologica e sociale capace di generare lavoro, benessere per la comunità e miglioramento dell’ecosistema. Ecco, quindi, che i volontari partiti da Imola sono al lavoro in una serie di attività legate al riutilizzo del bene confiscato. Ma anche in ottica di promozione sociale e culturale, oltre a valorizzare la memoria delle vittime innocenti delle mafie con iniziative realizzate dal tessuto associazionistico brindisino.
A salutare la delegazione in partenza c’erano il sindaco di Imola, e presidente del Circondario, Marco Panieri assieme agli assessori Eleonora Negroni e Antonio Maggio con delega alle Politiche giovanili di Castel Guelfo e Borgo Tossignano.
"Si rinnova con soddisfazione l’impegno del Nuovo Circondario Imolese per supportare questa importante esperienza formativa ed educativa – ha detto Beatrice Poli, sindaca di Casalfiumanese e delegata circondariale alla Legalità e Politiche giovanili –. Una bella testimonianza di attivismo e partecipazione da parte dei nostri ragazzi dinanzi a una tematica delicata che riguarda tutti. La loro spontanea adesione è il primo tassello utile per compiere quel salto culturale necessario a rinnovare la consapevolezza di un futuro migliore senza le mafie".