Cancro batterico Una minaccia per il susino

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Il Susino, pianta molto diffusa nei nostri frutteti, va frequentemente soggetta a una malattia quale il Cancro batterico, classificato come Xantonomas campestris , il quale si manifesta con maculature angolari idropiche iniziali che poi assumono una colorazione scura e disseccano; spesso le aree necrotizzate si distaccano dalla lamina lasciando fori che conferiscono alla foglia un aspetto tipico da impallinatura. Sui rami, in corrispondenza delle gemme morte, o in prossimità dei tagli di potatura, si possono individuare cancri consistenti in aree corticali di forma ellittica, ben delimitate di colore bruno-scuro leggermente depresse le quali, se in numero rilevante, possono portare a necrosi l’intera pianta. Le lesioni sui frutti si manifestano con aree corticali più o meno estese e con screpolature al centro. Le piante affette da cancro batterico possono subire una defogliazione precoce ed un indebolimento generale tale da produrre frutti di dimensioni ridotte e, come tali, non commerciabili. Le penetrazione del patogeno nei tessuti della pianta avviene attraverso gli stomi o ferite varie e la sua virulenza è favorita da particolari andamenti stagionali, quali temperature attorno ai 20-25 gradi e da frequenti, pesanti rugiade: queste sono tutte condizioni favorevoli ad un rapido scoppio epidemico. Occorre ricordare che detto batterio può infettare anche altre drupacee, sulle quali la sintomatologia è molto simile a quella sopradescritta. Per quanto concerne la difesa, il cancro batterico può essere tenuto sotto controllo adottando particolari criteri di prevenzione tra i quali, innanzitutto, l’impiego di materiale di propagazione sano proveniente da piante madri controllate, oltre ad orientare la scelta varietale con cultivar meno suscettibili, quali le europee. Inoltre, negli impianti già affetti dalla malattia è utile effettuare potature tese ad asportare le parti infette che dovranno essere bruciate per evitare, in tal modo, la diffusione della batteriosi.

Luigi Marchetti, fitopatologo