Caro bollette, 100mila euro ai centri sociali

Via libera del Comune ai ristori straordinari per nove strutture cittadine. Alla Bocciofila maxi-bolletta da 123mila euro per sei mesi

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di Enrico Agnessi

Il Comune tende la mano ai centri sociali alle prese (anche loro) con il caro bollette. La Giunta, dando seguito a quanto annunciato nelle scorse settimane in fase di approvazione del bilancio di previsione 2022, ha infatti stanziato 100mila euro per dare ossigeno alle strutture di aggregazione diffuse in maniera capillare sul territorio. La ripartizione di quelli che il Municipio definisce "ristori straordinari per fronteggiare le maggiori spese da costi energetici" è contenuta in un documento appena emanato dall’ente di piazza Matteotti sulla base delle indicazioni arrivate dagli stessi centri sociali.

Nel dettaglio, 48mila euro vanno alla Bocciofila, che ha visto le proprie bollette lievitare dai 75mila euro del primo semestre del 2019 ai 123mila dello stesso periodo di quest’anno. Per le stesse ragioni, e sulla scorta degli stessi conteggi, al centro sociale La Stalla vanno poco meno di 15.500 euro (bolletta salita da 31.280 a 46.777 euro) e alla Tozzona 7.387 euro destinati coprire la differenza tra i 33.776 pagati nel 2019 per l’energia e i 41.163 euro di quest’anno.

Situazione analoga, con bollette a cinque cifre, anche per altri due centri sociali che hanno sede in quartieri popolosi come Campanella e Zolino. Al primo vanno 14.653 euro a colmare il gap tra l’importo speso nel 2019 (21.157 euro) e quanto sborsato nel 2022 (35.810 euro). Per il centro sociale di Zolino il Comune ha stanziato invece, sempre con l’obiettivo di far quadrare i conti dell’attività, 6.189 euro, che anche in questo caso rappresenta per il centro sociale la differenza tra la bolletta del primo semestre 2019 e quella dello stesso periodo del 2022.

Completano il quadro il centro sociale gestito dalla polisportiva Ponticelli, dove arrivano poco più di duemila euro, il centro sociale Giovannini (1.428 euro), quello di San Prospero (1.436 euro) e il Tarozzi di Sesto Imolese (900 euro). Il totale fa appunto 97.575 euro, messi sul tavolo dal Comune per chiudere una forbice di costi che, per le nove strutture di cui sopra, si è aperta da 191.730 euro a 289.305 euro.

Va detto che ci sono poi altri cinque centri sociali o associazioni a loro assimilate che non hanno chiesto contributi al Municipio. Si tratta dei centri sociali Fabbrica, Orti Bel Poggio, Sasso Morelli e Tiro a Segno; del centro civico Palinsesto; dell’associazione Orti Anziani.

I 100mila euro per i centri sociali si sommano a una cifra analoga messa a disposizione delle piscine, altri soggetti gestori del patrimonio pubblico per conto del Comune. Il pacchetto di interventi messi in campo dal Municipio, evidentemente insufficienti a fronte di una situazione che chiama in causa i governi nazionali e l’Unione europea, si completa con i 450mila euro stanziati nel 2022 per il sostegno delle famiglie contro il caro bollette. In questo caso, 130mila sono stati utilizzati con un primo bando già attuato nei mesi scorsi da parte di Asp. Gli altri 320mila euro sono invece stati messi a disposizione con un secondo bando che resterà aperto fino al 31 dicembre.

Il problema è che i rincari energetici si riflettono pesantemente anche sul bilancio comunale. Per questo motivo, la Giunta ha varato un maxi-piano di spegnimento dell’illuminazione pubblica durante le ore notturne (salve solo le strade principali della città) che rimarrà in vigore fino al 30 aprile.