Carrera, la Mora fa il vuoto nelle prove

Anche nei test ufficiali il team ha lasciato gli inseguitori a 6 e 4 secondi di distanza. Tra le donne Venere mette in fila tutte

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Mora e Venere sugli scudi. Nessuna sorpresa nelle prove ufficiali della Carrera, valide per stabilire la griglia di partenza dell’attesissima gara di domenica prossima.

Le grandi protagoniste, che già avevano scavato il solco nelle Superpole domenica scorsa, hanno messo il timbro su una pole position che non ha di fatto mai rischiato di essere messa in dubbio, né nella tornata mattutina della Coppa Terme, né in quella pomeridiana dell’Autopodistica. In mattinata la Mora ha chiuso il suo giro-top fermando il cronometro sul 2’10’’385, con la bellezza di poco meno di 6 secondi di vantaggio sulla seconda arrivata, il Coyote, che ha preceduto di un’incollatura l’Ov, giunto davanti al Porz quarto con buon margine (oltre 3 secondi). In fila, poi, dalla quinta alla decima, si sono piazzate Cavedano, Ovetto, Volpe, Delfino, Nibbio e Bianconibbio.

In Coppa Terme, dunque, si può prevedere una bella lotta per la medaglia d’argento e per il bronzo, con Coyote, Ov e Porz che se la giocheranno per guadagnarsi almeno il ruolo di vice-Mora. Sorprese zero, almeno per quanto riguarda la punta più alta della vetta, anche in Autopodistica, nel pomeriggio. La Mora non solo ha guadagnato la pole, ma ha anche ‘corretto’ il proprio record, andando a fermare il cronometro sul 2’08’’535, staccando decisamente i rivali, anche se con un margine di secondi inferiore, anche se sempre abissale, rispetto alla Superpole. La seconda, il Porz, è giunta al traguardo con oltre 4 secondi di ritardo, poi a 2 secondi (abbondanti) in più ha fermato il cronometro l’Ov. Decisamente staccate dalle prime le altre, col Nibbio a guidare la file delle inseguitrici. Nell’ordine, a seguire, Coyote, Delfino, Cavedano, Ovetto, Volpe e Bianconibbio. Se dubbi non ce ne sono rispetto al primo posto, salvo ovviamente errori degli imbattibili della Mora, il podio sarà presumibilmente una lotta a due tra Porz e Ov.

Favori dei pronostici nettissimi anche nella Carrera in Rosa, dove il team Venere è così cresciuto da far sembrare impari la battaglia con Cavedane e Geckes. Le prime dovranno colmare un gap di oltre 4 secondi, impresa quasi titanica, mentre per le Geckes il compito, più che battagliare con le avversarie, dovrà essere quello di migliorarsi e fare ulteriore esperienza, per poi regalarsi una Carrera da protagoniste il prossimo anno, quando l’auspicio dell’organizzazione è quello, non nascosto, di mettere in griglia di partenza altre due o tre macchinine al femminile.

Claudio Bolognesi