
I consiglieri Vacchi e Bugani
"La situazione alla Cra Venturini pare essere da tempo fuori controllo. Le segnalazioni dei familiari, le denunce dei lavoratori, lo stato di agitazione ufficialmente proclamato dalle organizzazioni sindacali: tutto ci dice che abbiamo superato il limite". A sottolinearlo sono Nicolas Vacchi e Serena Bugani, consiglieri comunali di FdI che chiedono "un’azione immediata".
"Chi amministra ha il dovere di ascoltare, di intervenire, di mettere al centro la dignità degli ospiti e di chi ogni giorno li assiste in condizioni sempre più insostenibili – sottolineano i due consiglieri –. Nelle scorse settimane avevamo già sollevato il problema in aula consiliare. Abbiamo chiesto risposte, chiesto ascolto, chiesto rispetto per una struttura che dovrebbe essere presidio di cura e sicurezza, non un luogo di affanno e abbandono, ma non abbiamo ricevuto risposte concrete. Anzi dalle affermazioni del sindaco Marco Panieri sembrava andasse tutto bene, ma evidentemente non è così".
Il centrodestra punta quindi il dito "sull’apparente immobilismo delle istituzioni locali: la Regione, l’Ausl e il Comune non possono più voltarsi dall’altra parte".
"Una domanda poi che a molti è sfuggita: l’azienda dei servizi alla persona, Asp circondario imolese che ruolo ha nella situazione Cra Venturini? – si chiedono i due consiglieri –. A noi risulta che la struttura appartenga ad Asp. Ci pare politicamente folle che fino ad oggi il sindaco Panieri non abbia mai coinvolto Asp nella persona di presidente e direttore. Dov’è la presidente Veronica Gioiellieri? Dov’è la direttrice Stefania Dazzani? Perché su Cra Venturini non stanno avendo un ruolo di interlocuzione con i familiari che le settimane passate hanno posto in essere puntuali critiche alla struttura?".
Sulla vicenda è stata coinvolta anche la prefettura. "Una scelta giusta – concludono gli esponenti di FdI –. Ora ci aspettiamo un’azione rapida e concreta da parte di tutte le istituzioni competenti. È in gioco la tenuta istituzionale di un servizio pubblico fondamentale. Restare in silenzio sarebbe un atto di grave irresponsabilità politica. Agire è un dovere morale e politico. Chiediamo una commissione urgente alla presenza di Comune, Asp, Asl, gestori, lavoratori, e rappresentanti dei familiari delle persone accolte nella casa residenza anziani. Tale commissione deve servire, senza ritardo, a fare chiarezza sulla situazione e porre soluzioni ai problemi".
red. cro.