
Show al Paddock
Imola (Bologna), 8 maggio 2015 - Per una volta hanno tolto i caschi e indossato i cappelli da chef, mettendosi simpaticamente in gioco in una sfida all’ultimo garganello. Gustoso assaggio della Superbike, ieri mattina ai musei di San Domenico, nel cuore del centro storico, dove alcuni dei piloti che da oggi si daranno battaglia per aggiudicarsi il quinto round del mondiale dedicato alle derivate di serie hanno gareggiato ai fornelli. Tutor d’eccezione, lo chef stellato Valentino Marcattilli, del ristorante San Domenico, che ha istruito a dovere i centauri su come preparare al meglio uno dei piatti tipici della cucina romagnola. Alla fine il migliore dell’inedita gara è stato il romano Michel Fabrizio, premiato dalla giuria per un riuscitissimo piatto di garganelli al sugo d’anatra. Alle sue spalle, Leon Camier (MV Agusta) e, a pari merito, il leader del mondiale Jonathan Rea (Kawasaki) e Davide Giugliano (Ducati).
«Il garganello nasce da un errore in cucina – ha ricordato Marcattillii davanti ai suoi attentissimi allievi per un giorno –. In realtà la signora che li ha inventati voleva preparare i tortellini, ma il gatto le mangiò il ripieno: così è venuto fuori il garganello». Aiutati da un’interprete, e presa subito confidenza con telaio e pettine, i ferri del mestiere, all’ora di pranzo i piloti si sono tuffati nella preparazione della pasta sotto lo sguardo severo dello chef, che comunque non ha lesinato consigli. «Anche qui il passo è importante», ha scherzato il francese Sylvain Guintoli, particolarmente a suo agio nell’inedita veste di cuoco: «Ma non ditelo a mia moglie, a casa voglio che continui a pensarci lei alla cucina».
Per fortuna dei piloti, ai condimenti ha pensato lo staff del San Domenico (due stelle Michelin), mettendo a disposizione di Rea e company salsa di verdure e olive, brodo di cappone, ragù alla bolognese e quello di castrato. E alla fine la giuria, della quale faceva parte tra gli altri anche Federico Poggipollini, storico chitarrista di Luciano Ligabue, ha dimostrato di apprezzare non poco i piatti. Dopo l’immancabile bandiera a scacchi, premiazioni e applausi per tutti. Nel pomeriggio, i piloti non si sono sottratti nemmeno al tradizionale bagno di folla con l’apertura del Paddock. Oggi si comincia a fare su serio con le prime prove in pista. Agli organizzatori di questo ‘Taste of Superbike’ resta il vanto di aver saputo abbinare la passione per il buon cibo a quella per i motori, due calamite potentissime nelle mani di una città che purtroppo ogni tanto se ne dimentica.