
Operai al lavoro in un cantiere residenziale (foto di repertorio)
Imola, 3 giugno 2025 – Sono 217, su un patrimonio complessivo di 872 unità abitative, gli alloggi di Edilizia residenziale pubblica che in città risultano oggi sfitti. In pratica, un appartamento su quattro è vuoto.
I motivi? Buona parte dei 217 di cui sopra, vale a dire 96, sono in manutenzione. Si tratta di appartamenti “potenzialmente ripristinabili”, secondo la classificazione di Acer (Azienda casa Emilia-Romagna), ma ai quali attualmente non è abbinato uno specifico finanziamento.
Ulteriori 54 sono invece inseriti nel piano di ‘Demolizione, ristrutturazione e retrocessione’ di Acer. Si tratta, in questo caso, di appartamenti non utilizzabili in futuro per diverse ragioni: 21, quelli in vicolo Croci a Sesto Imolese, sono già stati classificati da demolire; cinque, a San Prospero, risultano fatiscenti al pari di altri 10 alloggi in località Osteriola.
Per tre appartamenti in via Galilei sono invece in corso valutazioni visto che presentano delle crepe, mentre dodici tra le vie Andrea Costa, Mentana e IV Novembre sono stati inseriti nel progetto Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare). Per altri tre si aspetta l’ok per la cessione ad Area Blu.
Ulteriori sei alloggi sono poi in corso di assegnazione e altri 50 sono oggetto di lavori di ripristino (40 dei quali con fondi Pnrr), mentre altri 11 sono stati destinati alla vendita.
Quanto alla lista di attesa per l’assegnazione di un alloggio Erp, gli ultimi dati parlano di 538 famiglie che aspettano una chiamata destinata a migliorare le loro condizioni abitative.
“Dai dati forniti da Acer possiamo affermare che sul Santerno c’è un emergenza abitativa – è l’analisi del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Simone Carapia –. È necessario che chi governa implementi politiche abitative che favoriscano la costruzione di alloggi a prezzi accessibili e la ristrutturazione degli alloggi pubblici perché la situazione è davvero preoccupante. E certamente l’attuale amministrazione non ha dato risposte adeguate, perché il disagio abitativo non è una priorità e nelle corde del ‘panem et circenses’ della Giunta Panieri”.
Sulla stessa linea la capogruppo dei meloniani in Regione, Marta Evangelisti, per la quale la situazione imolese è “lo specchio del territorio emiliano-romagnolo anche per quanto riguarda gli alloggi Erp, dove le principali ragioni dello sfitto degli alloggi sono dovuti a problemi edilizi”. Secondo Evangelisti, gli strumenti regionali per affrontare l’emergenza abitativa e la morosità incolpevole, come il protocollo per i Comuni ad alta tensione abitativa e il fondo regionale, “non sono più sufficienti. Innanzitutto – prosegue l’esponente di opposizione – ci deve essere una volontà politica da parte di chi governa la Regione di risolvere l’emergenza; non facendo sempre lo scaricabarile nei confronti del Governo Meloni. Bisogna cambiare passo – conclude Evangelisti –. Non si possono solo aumentare le tasse regionali e aspettare la manna dal cielo a fronte di queste criticità e avere tanti nuclei familiari in attesa di assegnazione da anni. Su questi temi ci vuole un’inversione di tendenza nelle politiche abitative regionali che devono dare delle risposte esaurienti, specialmente a chi vive in condizioni di povertà abitativa”.