’Cassero Jazz’ a quota 35 Helbock e Drake sul palco

Il pianista austriaco salirà per la prima volta in scena al teatro comunale. Gradito ritorno per il batterista statunitense, in duo con Pasquale Mirra

Migration

Edizione numero 35 per Cassero Jazz. La Rassegna castellana, superato il traguardo dei trent’anni, prosegue grazie al concreto e fondamentale aiuto economico della UISP e di Jazz Network, realizzando ancora un programma di qualità, perfettamente e coerentemente in sintonia con le linee artistiche che hanno caratterizzato negli anni Cassero Jazz. Questa edizione si svilupperà in due serate, il 20 marzo e il 9 aprile al Cassero Teatro Comunale, con la presentazione di due proposte di ottimo livello legate alla migliore scena internazionale con musicisti di primo piano e di alto livello artistico. Per la prima volta al Cassero ci sarà il grande pianista austriaco David Helbock che si esibirà con il suo originale progettoformazione “Random Control”, gradito ritorno invece del blasonato batterista statunitense Hamid Drake, questa volta in compagnia del quotato vibrafonista italiano Pasquale Mirra. Anche questa edizione di Cassero Jazz, come le precedenti, è stata inserita interamente nel prestigioso cartellone del Festival Regionale Crossroads - Jazz e altro in Emilia Romagna. Domenica, alle 21,15, come detto, il Cassero Jazz partirà ospitando il “David Helbock’s Random Control”. Tre talenti della scena musicale austriaca guidati dal pianista David Helbock musicista di grande personalità, pluripremiato dalla critica e figura di punta della celebre etichetta “ACT”, capace di sorprendere ogni volta per creatività, virtuosismo e lirismo. Helbock, partendo da temi e composizioni dei suoi pianisti di riferimento come Brubeck, Zawinul, Herbie Hancock, Keith Jarrett e Cedar Walton, porterà gli spettatori nel suo originale mondo sonoro ad alta intensità emotiva, ben documentato nel suo più recente cd “Tour d’Horizon”.

Nella seconda serata, sabato 9 aprile, invece, spazio a Pasquale Mirra meets Hamid Drake. Un duo tutto percussivo, che riesce a lavorare in maniera sorprendente e imprevedibile anche sugli aspetti melodici. E sul fronte ritmico l’interplay è incessante e travolgente. Hamid Drake, nato in Louisiana nel 1955, cresciuto poi a Chicago entra nel giro dell’avant jazz degli anni Settanta: Fred Anderson, George Lewis e altri membri dell’AACM. Formative e significative le sue successive esperienze con Don Cherry, Peter Brötzmann, William Parker, Herbie Hancock, Pharoah Sanders, Wayne Shorter, Archie Shepp. Pasquale Mirra è tra i vibrafonisti più attivi nel panorama del jazz italiano. Ha studiato strumenti a percussione al Conservatorio di Salerno e dal 2001 vive a Bologna, dove si è legato a Bassesfere, collettivo di musicisti impegnati a sviluppare e divulgare la musica improvvisata.