Castel del Rio (Bologna), 17 agosto 2024 – Mancano ancora diversi mesi all’autunno ma è proprio in queste settimane estive di caldo e sole che il comparto castanicolo locale delinea le previsioni della produttività autunnale. “Siamo fiduciosi anche se servirebbe qualche pioggia nel periodo che va da Ferragosto a fine mese – spiega Giuliano Monti, presidente del Consorzio Castanicoltori di Castel del Rio –. Il sentore è positivo. Le piante, che si sono riposate lo scorso anno, sono belle e in salute e con le loro radici profonde attingono dal terreno le scorte d’acqua accantonate con le precipitazioni cadute nello scorso mese di giugno”.
Con un occhio rivolto al cielo, nella speranza di qualche utile goccia di pioggia scongiurando lo spettro di grandinate o fenomeni estremi, anche i parassiti fanno meno paura: “La vespa cinese sembra quasi scomparsa anche se sappiamo bene che, arrivata da queste parti una decina d’anni fa, non se ne andrà mai veramente – continua -. I suoi effetti, però, ad oggi appaiono piuttosto blandi sui frutti”.
Una bella notizia che fa da contraltare ai patemi legati al post alluvione. Da un lato ci sono ettari di terreno andati in malora a causa di frane e smottamenti. Dall’altro la ricostruzione della viabilità locale ancora in alto mare. “Due tegole non di poco conto – ammette Monti -. I castagneti distrutti dalle frane sono persi per sempre così come le piante cappottate dalla furia della natura. Qualche castanicoltore si è lanciato nel tentativo di rimettere a dimora alcuni alberi nelle zone franate ma l’esperimento, peraltro molto costoso, è andato male. Pendenze significative e la compromessa fertilità dei versanti feriti lasciano poco spazio alla produttività”.
Sul capitolo strade, invece, anche Monti è sconsolato: “Non possiamo permetterci di vivere un autunno come quello dello scorso anno – va giù pari il presidente del Consorzio Castanicoltori di Castel del Rio -. La pazienza, a più di un anno di distanza dalla disastrosa alluvione, è finita. Abbiamo arterie provinciali impresentabili che danneggiano aziende agricole e titolari di attività ricettive. Troppi disagi per i turisti che scelgono altre mete. Per il comparto agricolo, produttivo e turistico della collina i danni sono inestimabili”. Note liete, invece, sul fronte previsionale del mercato dei marroni: “Quelli Igp di Castel del Rio sono sempre molto richiesti e apprezzati dai consumatori – conclude Monti -. Se tutto filerà liscio e le temperature autunnali torneranno ad essere un po’ più rigide, non come quelle dello scorso anno, allora potremo toglierci qualche soddisfazione”.