Imola, cattedre scoperte, la chiamata diretta ha fatto flop

Per due giorni dalle Superiori partono le assegnazioni per le supplenze annuali

Studenti dell’Alberghetti al primo giorno di scuola

Studenti dell’Alberghetti al primo giorno di scuola

Imola, 7 agosto 2017 - Ancora cattedre scoperte negli istituti superiori di secondo grado in città, come è accaduto per la scuola primaria e per la secondaria di primo grado, a seguito della chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi. Lo confermano alcuni dirigenti scolastici degli istituti superiori imolesi, che questi posti vuoti si troveranno a coprirli oggi e domani, mediante l’assegnazione delle cattedre destinate alle supplenze annuali.

Il problema si è verificato a causa della richiesta avanzata da parte di docenti, che si trovavano nei nostri territori a ricoprire posizioni lavorative lontane dai loro luoghi di origine, di poter rientrare ad insegnare vicino a casa. «Gran parte di coloro che hanno avanzato tali richieste – spiega il dirigente scolastico del polo liceale imolese Lamberto Montanari – hanno avuto riscontri positivi, poiché per l’occasione in alcune regioni si è verificata la creazione di posti fittizi». La restante parte di docenti immessi in ruolo con le graduatorie di merito del concorso ordinario e quelli chiamati dalle Gae (graduatorie di esaurimento), disponibile alla chiamata, si è rivelata in numero inferiore rispetto alle richieste dei presidi: da qui i ‘buchi’ da coprire oggi e domani.

«La chiamata diretta è stata una burla – afferma infatti il preside Montanari – Durante il mese di agosto, i dirigenti scolastici si sono trasformati in ‘call center’, incaricati di chiamare, in base al curriculum, docenti che avevano segnalato una preferenza in ambito territoriale (non è possibile per gli insegnanti indicare direttamente l’istituto favorito, ndr). Questi docenti, in gran parte, hanno rifiutato la proposta», spiega Montanari.

Il numero dei possibili candidati si è dimostrato comunque inferiore ai posti da coprire: «Nel polo liceale erano cinque le cattedre di matematica e fisica disponibili, ma solamente tre i docenti da poter chiamare – aggiunge il dirigente scolastico – Due di quelle posizioni devono ancora essere coperte».

Anche Enrico Michelini, dirigente scolastico dell’istituto superiore Paolini-Cassiano, conferma la presenza di alcune cattedre rimaste vuote dopo la chiamata diretta, in particolare posizioni di insegnanti di matematica e scienze informatiche: «La ‘chiamata diretta’ è stata svuotata del suo significato: non c’erano docenti da poter chiamare».