Centosettanta gli educatori di sostegno in classe Sono al servizio di oltre trecento studenti

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Abbiamo chiesto alla dottoressa Licia Martini, del servizio del Diritto allo studio del Comune di Imola, i dati per conoscere la realtà dell’integrazione scolastica nel nostro territorio.

Molto gentilmente ci ha spiegato che nelle scuole dell’Imolese operano 170 tra educatrici ed educatori professionali, mentre il numero di bambini, alunni, studenti in carico al servizio, quindi residenti nel Comune, che usufruiscono del servizio educativo di competenza dell’ente locale è complessivamente di 317, di cui 3 al nido, 38 nelle scuole dell’infanzia comunali, statali e paritarie, 120 nelle scuole primarie, 90 nelle scuole secondarie di 1° grado e 66 nelle scuole secondarie di 2° grado".

"Se tutti i soggetti in età evolutiva hanno sofferto in particolar modo per la pandemia e la chiusura delle scuole o la didattica a distanza, questi sono stati quelli che hanno subito maggiormente i provvedimenti che hanno colpito il mondo della scuola".

La Martini ci spiega che i laboratori ID per l’integrazione dei disabili, così come altri laboratori, non sono stati interrotti, ma sono realizzati all’interno dei singoli plessi scolastici in base alle richieste e necessità degli alunni, alle competenze del personale educativo ed alle disponibilità organizzative e di spazi delle scuole.

I laboratori ID, lo ricordiamo, sono Andiamo a cavallo (ippoterapia, nella foto), cucina, abilità sociali, ludico-comunicativo, musicale, sportivo e teatrale, a cui si aggiungono molte altre possibilità laboratoriali progettate in accordo con le scuole, quali laboratori di manipolazione, di scrittura e narrazione, di motricità, di orto e altri ancora.